E’ giusto elogiare i bambini piccoli?

Da Jessi

Elogiare i bambini piccoli

“Conosci te stesso”
(Socrate)

Ci sono idee diverse riguardo al tema dell’elogio: è giusto? non è giusto? come fare? Il punto critico è il fatto che si rischia, con l’elogio o la critica, di rendere i bambini e le bambine dipendenti dal giudizio altrui: la mamma e il papà oggi, l’insegnante domani e chissà chi in futuro. Sull’idea che abbiamo del giudizio che di noi hanno gli altri, si gioca la nostra autostima, il concetto che ci facciamo della nostra efficacia e del nostro valore:

“nei primi anni dell’infanzia, il concetto di sè è molto malleabile e dipende in larga misura dal modo in cui interpretiamo le reazioni o il feedback che riceviamo dagli altri. Indubbiamente, la maggior parte di noi continuerà ad essere influenzata per tutta la vita, in parte, da valutazioni reali o percepite da parte di altri, ma, in generale, crescendo aviluppiamo progressivamente la capacità di fare valutazioni realistiche di noi stessi e di fare sempre meno affidamento sui giudizi percepiti esternamente.” (Laboratorio Autostima, 2007)

Sarebbe importante, quindi, per aiutare i bambini e le bambine a sviluppare una sana autostima, trovare un modo equilibrato per condividere la gioia delle scoperte dei nostri bambini, l’entusiasmo per un successo, senza trasmettere anche l’idea di una dipendenza dal giudizio degli altri.

Leggendo, ho trovato un suggerimento che mi è sembrato molto molto bello, e non solo perchè, anche in questo caso, sono stati i bambini a fare da maestri.

Nel libro How to Talk So Kids Will Listen & Listen So Kids Will Talk di Adele Faber, Elaine Mazlish, una delle due autrici racconta che suo figlio un giorno le ha mostrato un disegno fatto all’asilo, chiedendole se fosse bello:

-Allora… mi sembra di vedere che hai fatto cerchio, cerchio, cerchio… onda, onda, onda… punto, punto, punto, punto, e linea linea!

- Sì!! il bambino annuisce entusiasta.

- E come ti è venuto in mente di farlo?

Il bambino riflette un momento poi dice: Perchè sono un’artista.

L’autrice riflette su questo episodio per trarne un’idea di elogio: “ho pensato che fosse davvero un processo notevole. L’adulto descrive e il bambino si elogia da solo”.

Ho potuto verificare la naturalità di questo processo pochi giorni fa, sulla spieggia. Bibì stano lanciando dei sassolini nel mare. Doveva stare attenta che non ci fosse nessuno, cercava di tirarli lontano e di non tirarseli sui piedi (o sulla mamma!), cercava di schivare gli scogli… insomma una piccola impresa per una diciottomesenne di città appena adottata dagli scogli!

Io la guardavo e descrivevo, ora i sassi ora i lanci, poi mi sono distratta e lei ha continuato a fare i suoi esperimenti. Ad un bel lancio, ha gridato e si è fatta un applauso, molto soddisfatta. In quel momento ho pensato a quanto i nostri bambini e le nostre bambine devono imparare a difendersi da una realtà che, per le tante informazioni messe in circolo, può creare disorientamento. Ho pensato a quante cose oggi, con i nuovi media, vengono affidate al giudizio esterno e al giudizio dei più, ho pensato che è sempre più importante aiutare i bambini a crescere nell’indipendenza di giudizio. Questa, insieme all’abitudine a sospendere di quando in quando il giudizio, cioè a usare più descrizioni che attribuzioni di valore o merito, possono essere un antidoto ai pregiudizi. Alla lettera, pre-giudizio indica un’idea che ci facciamo senza averne tutte le basi. I pregiudizi sono potentissimi e agiscono anche a nostra insaputa, andando anche contro le verità oggettive, come è ben sintetizzato da questa storia:

Un uomo incontra un suo vecchio amico dopo tanto tempo e gli dice: “Ehi Henry, ma come sei cambiato! Eri così alto e ora sei così basso, eri così grasso e ora sei così magro, eri così chiaro di pelle e ora sei così scuro…!”. Risposta: “Ma io non sono Henry, sono John!”. Controrisposta: “Oh, hai cambiato anche il nome!”

La percezione della realtà, quella che riguarda noi stessi e gli altri, può essere alterata dai  giudizi che gli altri danno di un fenomeno o una persona. Se vogliamo, possiamo aiutare i bambini e le bambine a crescere sviluppando la capacità di fare valutazioni in autonomia.

Come esprimete i vostri giudizi ai bambini? come li elogiate? cosa ne pensate di questa proposta? avete delle proposte alternative?

Sullo stessa tema, ho letto:

L’epochè della vera conoscenza. La sospensione del giudizio e l’astensione da preconcetti sono le migliori basi per costruire le nostre interrelazioni

Laboratorio Autostima

Indipendenza: quando cominciare e perchè


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