Li ho visti ieri mattina intorno alle 9. Camminavano placidamente su Via Arenula, passo lento, chiacchiere, grande attenzione al cellulare, abitudine ormai consolidata per tutto il personale Atac e non solo Atac, la cosa vale per tutto il personale pubblico e delle municipalizzate. Addirittura un selfie su ponte Garibaldi.
Non ho capito dove fossero diretti, di sicuro non andavano di corsa per andare a iniziare un servizio, o forse si erano alzati solo molto presto. Erano magari in anticipo.
Mi capita sempre più spesso di incrociare personale in divisa Atac e non solo in giro per la città, presumo controllori destinati alla verifica del possesso dei titoli di viaggio degli utenti.
Si muovono in gruppi di tre o quattro, a volte anche di più. Sostano in prossimità della fermata, chiacchierano, molto spesso a voce alta, ridono a crepapelle, sono ossessionati dal cellulare che controllano in continuazione. L'atteggiamento è quello un po' sguaiato e coatto che, visto in una persona che indossa una divisa o comunque un segno distintivo della professione "pubblica" che svolge, stona un bel po'. Forse sono strano io, ma vedere una persona in uniforme, che sia militare o no, e vederla in atteggiamenti sguaiati, mi da fastidio. Penso ad un decoro che dovrebbe tenere, ad una forma, che spesso è sostanza.
Spiace dirlo ma questo fenomeno è abbastanza esteso presso il personale Atac.Li vedi alla stazione Termini che si chiamano da lontano a voce alta, parlano in circolo come gli avventori di un bar, non riescono a parlare italiano ma solo lo slang romanesco, quello peggiore, coatto, becero.
Non sono un bello spot per la città, anzi.
Ma non voglio dilungarmi su questo, anche se importante.
Queste squadre di controllori non le vedo mai salire sull'autobus e quando salgono si guardano bene dall'effettuare i controlli.
A volte presumo perché l'autobus è troppo pieno, a volte perché troppo vuoto, a volte perché semplicemente non gli va "de mettese a combatte co' a' ggente".
Ecco, questo credo sia il motivo principale.
Ma questi dipendenti prendono lo stesso stipendio degli altri, e quello stipendio glielo paghiamo io e voi!
Chi controlla che queste persone, stipendiate da noi, svolgano il loro lavoro?
L'Atac ha un sistema di rilevamento delle performance, detto più semplicemente, riesce a capire se quesit signori lavorano o no?
In pratica, l'Atac è in grado di sapere quante linee bus questi signori controllano in un turno di lavoro?
E Atac sa quanti biglietti e abbonamenti controllano nello stesso turno?
E Atac possiede il dato delle loro timbrature? Li fa andare a inizio e fine servizio presso la sede per passare il badge?
O va a fiducia?
Insomma, Atac riesce a capire se questi suoi dipendenti svolgno le loro funzioni o se invece se ne vanno in giro per la città chiacchierando del più e del meno?
Così, per capire...
Pietro