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E' ''guerra'' tra il collettivo SOS Ligue 2 e la lega calcio francese

Creato il 27 agosto 2013 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
E' ''guerra'' tra il collettivo SOS Ligue 2 e la lega calcio francese
Sono bastati alcuni striscioni come « Pas de compromis, le foot c’est le samedi » o ancora « Boycott Be In » nel corso della prima giornata del campionato della Ligue 2 per indispettire il presidente della Ligue de Football Professionnel(LFP) Frédéric Thiriez.
Dalla seconda giornata, l'8 Agosto, il numero uno della lega calcio francese ha inviato una comunicazione ai club di Ligue 1 e Ligue 2 per non permettere l'ingresso di striscioni simili per non incorrere in sanzioni pecuniarie, e così diverse iniziative e coreografie di protesta contro il calcio della Ligue 2 al Venerdì realizzate dal collettivo SOS Ligue 2, network che comprende numerosi gruppi di tifoserie organizzate della Ligue 2 francese, nato per coordinare e per convogliare in una unica voce il dissenso dei tifosi contro l'eccessiva commercializzazione del calcio sono state bloccate.
Al centro della protesta contro gli orari dei match della Ligue 2(qui maggiori dettagli) che hanno costretto i supporters dei club della serie cadetta francese ad orari che complicano la presenza negli stadi, già di per se estremamente vuoti, si aggiunge la censura del dissenso manifestato pacificamente con degli striscioni(qui alcune foto degli striscioni dalla pagina Facebook) fin dalla scorsa stagione.
A Gennaio 2013 un piccolo passo avanti era stato ottenuto con lo spostamento delle gare del Venerdì alle 20 e 45(dettagli qui) ma la lega francese sembra essere tornata sui propri passi e SOS Ligue 2, che accusa lega e TV di non considerare minimamente le esigenze degli spettatori, si trova ora a scontrarsi anche contro la censura della protesta contro l' emittente TV del gruppo di Al Jazeera, ''Be In sport''.
Guillaume Navarro tifoso del Nîmes Olympique e parte del collettivo SOS Ligue 2, raccontando alcuni episodi come il blocco di alcuni tifosi del suo club con t-shirts che riportavano "SOS Ligue 2'' o le minacce di ritiro del megafono a seguito dei cori contro ''Be In sport'' e la lega, oltre ovviamente al sequestro di tutti gli striscioni non idonei ha commentato:
"Si tratta di un orribile ricatto ai club e un affronto alla libertà di espressione dei tifosi, sopratutto perchè questi striscioni non hanno nulla di offensivo''
''Vogliamo un programma che consenta che il massimo possibile di persone riesca a venire allo stadio, per noi la partita è allo stadio, non in TV"
Nonostante la protesta e i tentativi di dialogo con la lega SOS Ligue 2, contrariamente ai proclami di apertura nei loro confronti in passato, ha trovato un muro "Abbiamo sempre voluto incoraggiare il dialogo ma Frédéric Thiriez non risponde a nessuna delle nostre richieste'', dice Guillaume Navarro. ''Lo stadio diventa la nostra espressione unica. Durante la prima giornata, abbiamo riformulato la nostra richiesta di aprire il dialogo. E la risposta che abbiamo ottenuto è la censura degli striscioni.."
"Sappiamo che la nostra lotta è molto complicata, che il nostro avversario è enorme, insiste William Navarro. ''Abbiamo idee. Vogliamo fare''.

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