Sta facendo rapidamente il giro del mondo (a partire dalla pagina ufficiale del protagonista, dove le condivisioni veleggiano ben oltre le duemila) la storia di Christian Sabbagh, giornalista del rumeno Kanal D che è stato aggredito dai finti gladiatori al Colosseo. Siamo convinti che lo scempio del Colosseo non siano i gladiatori, ma gli imbecilli che non riescono a cacciarli via definitivamente, tuttavia raccontiamo questo ennesimo scandalo nella speranza che l'ampia visibilità internazionale che sta avendo e che avrà anche grazie a questo nostro articolo possa far capire all'amministrazione cittadina e statale che se togli le bancarelle e le macchine dal Colosseo poi non puoi lasciarci questi farabutti.
Una troupe televisiva fa un servizio al Colosseo. Decidono di fare anche la classica foto coi gladiatori per documentare anche questa - atroce - tradizione. Al momento di pagare iniziano le discussioni perché i pagliacci con la scopa in testa vogliono ben 100€. Parapiglia. I gladiatori mostrano il pisello alla telecamera, rubano il portafoglio alle vittime, si avventano sulle telecamere e sui microfoni, poi restituiscono il portafoglio dicendo di accontentarsi di 50€. Nel frattempo passa la Polizia Municipale, che fa quello che potete vedere nel filmato.
Le notizie sui gladiatori, come ogni episodio della piccola e della grande criminalità italiana avvolto da connivenze e omertà, escono all'estero e non in Italia. E' di qualche settimana fa un filmato, questa volta di turisti giapponesi, che documentava una delle tante specialità dei veri padroni del Colosseo: toccare il fondoschiena alle turistiche con la scusa di abbracciarle per la messa in posa della foto. Un classico che fa subire a centinaia di donne in visita alla nostra città questa piccola, grande violenza sessuale.
Ma la cosa più inquietante di tutto il filmato non sono i tentativi di raggiri, i furti, l'aggressività, la violenza. Queste sono cose che risultano scandalose all'estero, che finiscono sul telegiornale in altri paesi europei, ma non certo in Italia. La cosa scandalosa non è neppure la reazione, inaggettivabile, della Polizia Municipale. La cosa incredibile, invece, è come questi individui si muovono in quella che dovrebbe essere l'area più tutelata, presidiata, protetta e controllata della città. Anche qui, sotto al Colosseo, in mezzo ai flussi di milioni di turisti l'anno, lo stato non c'è (e quando c'è è dalla parte dei criminali, ovviamente), i padroni sono i protagonisti del racket, si muovono come titolari di quel territorio, non hanno paura di nulla, considerano l'area archeologica centrale come e peggio del loro tinello.
Violenza, evasione fiscale, aggressioni, estorsioni, racket, travisamento storico completo della storia di Roma, stupri. Tutti lo sanno e tutti continuano a lasciar fare. "Tanto non succede niente se non fai denuncia", ben sapendo che il turista che sta a Roma mezza giornata e poi - per sua fortuna - corre a Civitavecchia e risale sulla crociera la denuncia non la farà mai. E qualora volesse farla si scontrerebbe col ributtante muro di gomma delle caserme: "ma che davero? Ma che vuoi denuncià? Ma guarda che nun te conviene. Ma guarda che poi ce rimane er nome tuo. Ma guarda che tanto nu je potemo fa gnente. Ma guarda che ce vonno tre ore a scrive tutto e poi do abbiti? In Svezia? Guarda che poi se se procede te chiameno a testimonià eh. Allora a voi fa a denuncia?".
Lo sapete cosa dice il presentatore della tv rumena nella parte finale del servizio chiosando e commentando gli accadimenti? Ecco cosa dice testualmente: "Se una cosa del genere fosse successa in Romania vi assicuro che quei poliziotti sarebbero stati licenziati. In tronco. Dalle mie esperienze la polizia Rumena agisce sempre con serietà e fermezza in ogni situazione. Quindi, prima di riprendere noi per alcuni fatti, sarebbe meglio che alcuni Stati Europei facessero pulizia nel loro territorio. Nessuno può venire a dirmi che quei poliziotti non erano amici degli individui al Colosseo. Pensate che queste scene accadono in un luogo affollato dove arrivano migliaia di turisti da tutto il mondo ogni giorno. A questo punto è inutile pensare quello che accade nelle periferie di Roma...". A voi i commenti.