Battaglia doveva essere e battaglia è stata. E tanti cari saluti al biscotto. Alla fine la spunta la Roma che fa suo il derby dopo 90 minuti di vero agonismo. Una vittoria che permette alla squadra di Garcia di agganciare definitivamente il secondo posto che vale la partecipazione ai gironi della prossima Champions League. Per la Lazio ora si fa veramente dura, con i biancocelesti che dovranno giocarsi contro il Napoli la possibilità di disputare i preliminari.
FORMAZIONI: Solito 4-3-3 per Garcia che si presenta all’ appuntamento con Totti punta centrale, supportato dall’ accoppiata Florenzi-Iturbe sulle fasce; centrocampo composto da De Rossi-Naingollan e Keita, mentre in difesa largo a Yanga Mbiwa e alla triade greca Manolas-Holebas e Torosidis. Pioli risponde con un 4-2-3-1, con Lulic a sostituire Radu infortunato, Parolo e Biglia coppia di centrocampo e in avanti Klose supportato da Mauri-Felipe Anderson e Candreva.
MOLTA TATTICA: Pronti via e la Lazio parte subito forte; al 3’ dalla sinistra Candreva prova a bucare De Sanctis, con il portiere giallorosso bravo a non farsi sorprendere. Al 9’ l’ occasione più ghiotta per i biancocelesti; errore di Torosidis con Candreva che ne approfitta mettendo in mezzo un pallone per Klose che di testa a porta vuota sbaglia clamorosamente. Da li in poi la partita non vive di episodi eclatanti, con la Lazio che gestisce di più la sfera senza però riuscire a trovare un pertugio tra le file giallorosse. Ma l’ agonismo di sicuro non manca, forse anche troppo quando Lulic atterra in malo modo Iturbe col bosniaco che però se la cava con un cartellino giallo che poteva essere tranquillamente di un altro colore. Da lì Rizzoli comincia il festival dei cartellini, con ammonizioni da una parte e dall’ altra in un primo tempo dove le squadre non affondano più di tanto.
GRINTA ROMA: Il secondo tempo comincia sulla falsa riga del primo. All 8’ Basta si fa vedere in avanti con un diagonale di poco a lato, la Roma risponde con Iturbe che con la sua velocità mette in difficoltà la retroguardia laziale. Pioli e Garcia cominciano ad attuare le prime mosse: il tecnico biancoceleste richiama Lulic (in odor di secondo giallo) per far spazio a Cavanda; il francese butta nella mischia Ibarbo per Totti, con Iturbe che diventa la punta centrale, e Pjanic per Keita. Sono gli ultimi 20 minuti in cui la partita si accende: al 24’ Ibarbo manca clamorosamente il gol del vantaggio a pochi passi da Marchetti. Gol che comunque arriva al minuto 28 quando il colombiano dalla destra sul fondo mette in mezzo per Iturbe che insacca senza problemi l’ 1-0 romanista. La Lazio cala ma si butta in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva dopo 8 minuti grazie a Djordjevic, che di testa termina un azione iniziata da Felipe Anderson e con Klose che di testa assiste il serbo in area. Sembra la fine di tutto ma dopo 4’ minuti Yanga Mbiwa porta nuovamente in vantaggio la Roma grazie ad una punizione di Pjanic che il difensore finalizza di testa verso la porta di Marchetti. La Lazio tenta il tutto per tutto ma alla fine la spunta la Roma e la sensazione è che alla fine abbia vinto la squadra con più cuore. La Lazio di suo è apparsa forse un po’ timorosa e soprattutto stanca, arrivando a giocarsi la Champions domenica prossima a Napoli in un San Paolo che si preannuncia di fuoco.