Alcune compagne di università mi hanno confidato di non apprezzare i miei post perché “sembrano copiati da Wikipedia”, sarebbe infatti totalmente assente il mio punto di vista e il mio lavoro consisterebbe in una mera copiatura di nozioni da altri siti web.
Confesso di aver volutamente evitato di esprimere la mia opinione nei post poiché ho sempre ritenuto che il web si disinteressasse del parere personale di una ragazzina come me, priva delle qualifiche necessarie per giudicare gli argomenti culturali di cui scrivo.
Ho inoltre omesso qualunque altro genere di informazione relativa alle mie esperienze personali (per esempio resoconti di visite in un museo, aneddoti sui miei interessi, descrizioni dei luoghi che frequento abitualmente) per questioni di privacy: è già abbastanza fastidioso rivelare certe verità su Facebook, raccontarle in un blog è di cattivo gusto oltre che pericoloso.
Nonostante ciò, non è affatto vero che non esprimo opinioni personali, infatti un attento lettore del mio blog ricorderà senza difficoltà degli articoli in cui esprimo pareri soggettivi “Lee Krasner, un’artista incompresa” e “Analisi di ’Agora’, un film di Alejandro Amenàbar”. Se così non fosse, l’atto stesso di scegliere di scrivere di un opera d’arte è un apprezzamento nei suoi confronti ed è dunque l’espressione di un’opinione personale.
Mi spiace molto sapere che il mio lavoro viene paragonato al copia e incolla di certi siti, perché i miei post sono il prodotto di una selettiva ricerca di informazioni, riorganizzate meticolosamente in saggi brevi inediti e originali rispetto a quelli già presenti in rete. Il tono nozionistico e distaccato non è infine l’eco di Wikipedia o di altri siti, ma vorrebbe essere lo stile di una giornalista che enuncia dei fatti a scopo divulgativo. Tutto ciò che scrivo è farina del mio sacco al cento per cento, senza copiature di alcun genere.
Quando ho espresso queste argomentazioni in università, le mie amiche hanno risposto che lo scopo di un blog è proprio quello di esprimere un’opinione. Ho dovuto così riesaminare la mia attività di blogger… E’ vero che il blog consente a tutti di pubblicare democraticamente la propria opinione in rete, ma in giro circola tanta spazzatura che io mi chiedo quale sia il valore delle mie opinioni. Se io esprimessi quello che penso scriverei un blog spazzatura?
Non sono inoltre di secondaria importanza le esigenze del pubblico. Cosa vuole il popolo di Internet, seguire le avventure di una giovane studentessa di lettere nel mondo dell’arte o apprendere qualcosa di nuovo leggendo dei saggi brevi, confrontarsi con le opinioni di una ragazzina o apprendere informazioni di qualità?
E ancora, è meglio porsi tutte queste domande per assecondare il pubblico, o seguire l’istinto e scrivere come viene, “senza prendersi troppo sul serio”?
Si accettano commenti, cosa ne pensate?