E lasciero' che la vita mi divori,senza alcuna via di scampo.
E intanto scrivo
La vita è breve e l'arte lunga, pure
può esser breve l'arte, e interminata
Questa treccia di luce che si annoda
tra stella e stella, in cerca del suo porto.
So che ho vissuto già più di cent'anni
e sto sull'alto della torre e scruto
ogni giorno l'arrivo del messia.
Di dove non lo so, né chi egli sia,
so che giro all'intorno la lanterna
quando fa notte, e intanto scrivo e scrivo
in ogni pausa, per scaldarmi la mano.
Venne un giorno un profeta mussulmano
e mi disse una cosa amara e strana,
che proprio qui, fra queste oziose carte,
il mio messia s'è fatto la tana.