A volte basta un cartello che chissà perchè vedi con occhi diversi, e questo cartello apre il rubinetto dei ricordi , ricordi sepolti in chissà quale angolo della memoria tornano fuori e torni improvvisamente indietro.
Torni ai tuoi vent'anni...
a quando ti dicevano , parafrasando Virzì "Hai tutta la vita davanti"
A 20 anni andavo in Accademia tutte le mattine e “ al barrino” dagli amici tutte le sere. Tra di noi c’era chi studiava e chi lavorava.
Non c’era chi non faceva ne l’una ne l’altra cosa.
Tra quelli che lavoravano ricordo che almeno 4 di noi lavoravano tutti nello stesso posto.Lavoravano tutti alla "allora Zanussi."
Li ammiravo, guadagnavano bene, avevano sempre vestiti nuovi ; facevano si gli operai ma erano contenti di lavorare per un’azienda solida ,con un bel clima e a due passi da casa. Pensavo che loro erano arrivati, anche se non avevano la “LAUREA” che io inseguivo tanto avevano un lavoro sicuro e potevano pagarsi l’affitto o risparmiare un po’ di soldi per pagare , un domani una casa.
La Zanussi, come 1000 altre fabbriche ha chiuso i battenti da un po’, con un po’ di rumore tra cassa integrazione, licenziamenti, occupazione & compagnia bella.A distanza di anni mi chiedo che fine hanno fatto i miei amici e con loro tuti gli altri che ci hanno lavorato per 20 anni . Mi chiedo cosa vuol dire trovarsi a 40 anni senza lavoro , con il mutuo , le bollette e senza soldi per arrivare a fine mese e ho paura. Paura perché questa crisi la sento tanto vicina a me ,vicino a tante mie amiche alle quali va peggio ,a chi perché ha un lavoro precario, a chi perché rischia la riduzione dello stipendio , a chi perché non lavora affatto o ancora a chi lavora in ditte che si avviano al fallimento.
Ho paura per loro e per la gente della mia generazione, ragazzi accusati di essere eterni Peter Pan perché non vogliamo crescere, ma come facciamo a crescere in un paese che non cresce? Come facciamo a crescere in un paese che pian piano ha “CANCELLATO IL LAVORO” per riportarci alla schiavitù?
E intanto la gente muore , le fabbriche chiudono , i bambini non nascono , i giovani non hanno valori e riferimenti e l'Italia sta andando allegramente in merda.
Cerco di riderci sopra, io dell’ironia e del dire cazzate ne ho fatto una scuola di vita ma non sempre ci riesco..Penso alle 4 donne di Barletta che lavoravano a 4 euro l’ora a nero, penso a quanta disperazione c'è dietro quei 4 euro, penso allo scantinato fatiscente e al buio...penso al soffitto che viene giù mentre la gente si guadagnava un pezzo di pane .
E mentre qualcuno mangia il filetto e l’amatriciana a 5 euro "a palazzo reale" qualcun'altro muore…
Stamani ho pensato ai miei amici che a 20 anni lavorano , fieri e soddisfatti in una fabbrica che oggi non esiste più. Stamani ho pensato alle 4 donne di Barletta morte nel crollo di una palazzina in cui svolgevano lavoro nero e sotto-pagato.Stamani ho pensato ai miei 20 anni , a quando tutto sembrava facile e il futuro era una pagina bianca da scrivere …
Mi dico spesso che se avessi le palle andrei via dall’Italia..
Ma mi sa che le palle ci vogliono per restare.........Dimenticavo... il cartello che ha scatenato tutto è questo:
E con questa , vi saluto...
.........
Precario il mondo precario il mondo
non è perenne il ghiaccio che si sta sciogliendo,
non è perenne l’aria e si sta esaurendo
e d’indeterminato c’è solo il Quando
Precario il mondo si finchè è normale
ma sembra ancora più precario questo stivale
che sta affondando dentro un cumulo di porcheria
e quelli che l’hanno capito vedi vanno via
e invece tu non l’hai capito, non l’hai capito
e stringi i denti dietro un tavolo dentro a un uffficio .....
Daniele Silvestri
Precario il mondo
Sempre vostra e oggi parechio amareggiata....
p.s. Ciao Anna staccato Lisa , negli ultimi due anni ho sperato tanto che riuscissi a smettere di soffrire
...adesso sei libera.....
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