Direi che sì: Jess Glynne è decisamente la rivelazione di questa calda stagione del 2015.
Spuntata alla chetichella e alle spalle dei Clean Bandit collaborando al brano Rather Be - che l'anno passato ci rese saturi a forza di ascoltarlo - la rossa di Hamsptead (Uk) ora ci prova da sola e sfonda una porta aperta.
Adesso non ci sono i Clean Bandit ma c'è lei che basta e avanza per una indimenticabile Hold My Hand , disco sicuramente simbolo di questa estate che sta ormai finendo (i Righeira al 31 di agosto hanno sempre ragione, purtroppo).
E ora, dalla sua collezione che debutta questa settimana in cima alle classifiche degli album -
I Cry When I Laugh (Piango mentre sorrido) - si stacca un altro solido pezzo che ci piomba addosso.Jess è uscita dal deserto trafficato da motociclisti della precedente canzone e si è fondata nei quartieri suburbani di una città che sembra essere una metropoli americana. Il nuovo video parla di un ragazzo afro, deluso perché respinto da una banda musicale e bullizzato dai compagni, che riesce a battersi per affermare la sua presenza e a vincere la sfida dell'integrazione nel gruppo. Epico il momento in cui il reietto si impone con il suo tamburo davanti al capobanda inflessibile rifilandogli un intermezzo tutto a suon di tamburo.
Il brano si chiama Don't Be So Hard On Yourself.
Nemmeno lei può essere dura con se stessa, dopo averci regalato una stagione irripetibile, sbocciando a primavera per esplodere nel cuore dell'anno.
Grazie Jessica Hannah Glynne per aver firmato in maniera indelebile questi mesi. E spero ancora molti altri a venire.