DICHIARAZIONE DEL TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA
14 maggio 2010
Il Teatro Stabile della Sardegna ha appreso con amarezza e disappunto la decisione della famiglia Cossu, proprietaria del Teatro Alfieri di Cagliari, di fare a meno, dopo trentotto anni, della storica sede che a lungo ha ospitato gli appuntamenti cittadini dedicati alla prosa. L’intero palazzo potrebbe infatti essere buttato giù e ricostruito, con un aumento di cubatura per fare spazio a residenze abitative e spazi commerciali.
Il presiedente Maria Grazia Sughi, il direttore artistico Guido De Monticelli, gli attori, i soci e gli operatori tutti del Teatro Stabile della Sardegna ricordano che il Teatro Alfieri è stato per anni la loro casa, uno spazio su cui hanno investito risorse ed energie.
Pur comprendendo i mutamenti e le esigenze del Piano Casa, il Teatro Stabile della Sardegna, a fronte di una prossima scadenza contrattuale fissata per l’ottobre 2011 (e rinnovabile), non prevedeva e non intendeva lasciare il teatro, per il quale stava anzi mettendo a punto un progetto di rilancio particolarmente indirizzato ai giovani.
Pur nella soddisfazione di poter operare presso il Teatro Massimo, la compagnia contava infatti di proseguire l’attività produttiva e di programmazione propria di un teatro stabile, puntando anche sulla disponibilità dell’Alfieri, sulla dimensione, lo spazio e il calore della vecchia sala, tutte caratteristiche fondamentali per il teatro di prosa e per coltivare un rapporto ideale con il pubblico, caratteristiche di cui non dispongono altri teatri cittadini e che mancheranno agli spettatori della città e alla gente di teatro di Cagliari e di tutta Italia.
Non a caso numerosi spettatori, in occasione dell’ultima stagione, particolarmente qualificata e apprezzata per la qualità degli spettacoli, hanno manifestato alla compagnia il loro attaccamento per la storica sala.
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