In particolare il novero è stato stilato prendendo in considerazione quattro categorie concettuali: solidità del sistema finanziario, fiscalità, posizione netta con l’estero e capacità di ripagare il debito.
La Norvegia si conquista il primo posto per la sua solidità finanziaria: se prestassimo i nostri danari alle casse pubbliche norvegesi, avremmo la certezza della restituzione, seppur con pochi interessi.
A seguire Singapore, il gigante dell’economia asiatica, Svizzera, Svezia e Germania.
Al 45° posto l’Argentina, il cui rischio di default è aumentato nelle ultime settimane. Il Paese Latino e i suoi cittadini si trovano a fare i conti con una situazione economica precaria, che colloca la nazione tra le meno sicure finanziariamente. Per molti economisti di Buenos Aires, infatti, fare letteralmente “i conti” è molto difficile, in quanto manca la necessaria credibilità sulle stime e sui numeri che oggi circolano nel Paese.
Al 46° posto si posiziona l’Italia, considerata ancora poco solida dal fondo d’investimento americano. Il Belpaese, nonostante gli ultimi lenti progressi, è ancora considerato un “osservato speciale”, dato il suo diffamante background legato al debito pubblico.
Poco meglio l’Irlanda, al 41° posto, e la Spagna al 38°.
A chiudere la classifica, etichettandosi come Paesi meno sicuri, sono un gruppetto eterogeneo di paesi mediterranei, sud americani e dell’Europa orientale.
Fanalino di coda, al 50° posto, la Grecia, preceduta da Venezuela, Egitto, Ucraina e Portogallo.