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È la virtual reality il miglior modo per guardare le partite?

Creato il 12 marzo 2016 da Oculusriftitalia
È la virtual reality il miglior modo per guardare le partite?

Come preannunciato da un nostro articolo di questa settimana, si sono giocati i quarti di finale della National Collegiate Athletic Association (NCAA), il famosissimo torneo di basket universitario americano, al Madison Square Garden. Purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di poter seguire la partita, ma il mio collega, Joe Durbin, ci racconta la sua personale esperienza in un suo pezzo. Da quanto scrive il giornalista, ha assistito alla partita comodamente sdraiato sul suo letto; grazie al visore ed alla sue incredibili capacità immersive sembrava di essere seduti in prima fila, accanto agli spettatori paganti ed ad un palmo di distanza dall'azione di gioco, proprio come se si fosse presente alla partita. Esperimento riuscito quindi? Oppure l'idea che hanno avuto NextVR e FOX Sports ha bisogno di qualche miglioramento? Come tutti i nuovi fenomeni, bisogna analizzare oggettivamente ciò che è riuscito e ciò che invece c'è da perfezionare per rendere migliori le prossime esperienze per il pubblico. Andiamo ad analizzare i pro ed i contro di questo inedito evento.

Iniziamo analizzando i contro. La riproduzione di eventi live in realtà virtuale è ancora in fase sperimentale e, di conseguenza, i problemi che riscontra sono comprensibili. L'ostacolo più difficile da superare è stato quello della risoluzione. Infatti, quando l'azione di gioco si svolgeva vicino al punto di vista dello spettatore, era possibile riconoscere con chiarezza e facilità i giocatori, le loro facce, i numeri ed i nomi sulle maglie. Purtroppo più i membri delle squadre o l'azione si allontanavano dalla telecamera più i dettagli e la risoluzione calavano considerevolmente, rendendo difficile riconoscere i volti dei giocatori o degli arbitri. Un altro scoglio da dover scavalcare è quello dell'angolazione delle telecamere: purtroppo risultava scomodo osservare la partita da alcune delle quattro angolazioni offerte dall'esperimento, a causa della costante presenza del giudice di gara che, ponendosi tra lo spettatore e l'azione di gioco, bloccava la visuale e non permetteva al tifoso di gustarsi l'azione.

Passiamo ora alle buone impressioni. Il primo aspetto positivo è stato senza dubbio la totale immersione: da subito l'esperienza dà al tifoso, possessore del visore, la reale sensazione di vivere la partita come se fosse fisicamente presente, e fa totalmente dimenticare il fatto che in realtà si sta seduti sul divano del proprio salotto. Risulta talmente realistico che allo spettatore viene voglia di esultare ad ogni punto saltando dalla sedia ed urlando come se si fosse presenti. Differentemente da quanto si era capito dall'articolo precedente, non è presente alcun tipo di grafica che rischi di distaccare lo spettatore dall'esperienza, quindi per vedere il risultato, capire chi ha commesso un determinato fallo o analizzare il replay dell'azione di gioco, si ha l'obbligo di alzare lo sguardo ed osservare il famoso maxi-schermo appeso al soffitto dell'arena. Inoltre, i telecronisti erano costantemente presenti nelle nostre cuffie, permettendo allo spettatore di seguire ancor più facilmente tutta la sfida. Purtroppo, il video trasmesso dalla tradizionale televisione era diverso rispetto quello proiettato nel visore, di conseguenza alcune frasi dei commentatori erano sconnesse dal video perché nel frattempo si trovavano ad analizzare un replay di un'azione o di un fallo.

Tirando le somme, sento di dover dire che l'esperimento per la virtual reality è riuscito. Certo ha dei problemi, ma sono risolvibili e giustificati anche dal fatto che è un progetto in fase di sviluppo e che ha ancora molto tempo davanti a se per migliorare. Oltre tutto, credo che i pro estrapolati dall'esperienza siano molto più decisivi rispetto ai contro: il semplice fatto di poter vivere la partita come se si fosse allo stadio è qualcosa di impareggiabile per un fan. È una sensazione senza eguali, crea delle emozioni che si provano difficilmente per altro, sia che la propria squadra subisca una sonora sconfitta, sia che domini vincendo con un notevole scarto nel punteggio. Se tali emozioni potranno essere vissute in tutta comodità direttamente dal proprio divano, questo modo di gustarsi le partite potrebbe diventare il nostro preferito. E voi, che ne pensate? Come preferireste vedere i match della vostra squadra del cuore?


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