E le mamme potevano stare tranquille

Creato il 21 gennaio 2016 da Smilingischic

Ricordo ogni dettaglio di quel percorso a piedi dagli appartamenti a serpentone bianchi e rossi in cui abitavo e la mia scuola elementare. Si passava da un viottolino stretto tra i campi e poi la strada curvava a destra e poi a sinistra fino al cortile dell’edificio.

Erano ancora i tempi in cui a scuola potevi andarci da sola anche a otto, nove anni, con la cartella rettangolare sulle spalle e il tuo bel grembiule. Se pioveva aprivamo i nostri ombrellini colorati e se qualche goccia ci bagnava il rischio era solo che diventasse un  divertente e chiassoso diversivo.

Non c’erano pericoli e le mamme potevano ancora stare tranquille. E noi crescevamo conquistando giorno dopo giorno, la nostra autonomia. Il sabato era una festa perché mi venivano a prendere babbo e mamma a volte solo uno, a volte insieme. E la differenza si sentiva e … la differenza portava gioia.

Oggi i genitori accompagnano ogni giorno i figli già grandicelli, anche quelli delle medie, fino al portone di scuola, lasciando la macchina in seconda o terza fila e se potessero probabilmente li porterebbero fino al banchino. Se piove capita di assistere a scene ansiogene in cui qualche goccia di acqua sembra in grado di causare un’influenza istantanea. Ma un po’ li capisco. La strada è cambiata, le possibilità di pericolo sono cresciute. Ma è anche vero che i ragazzi crescono più fragili.

Io sono nata a Pisa, per quanto abiti a Lucca, da tanto tempo ormai. Quei posti in cui sono cresciuta però li ricordo bene.  Trovarmi qui mi riconduce in un attimo indietro nel tempo. Vorrei tanto  ricordare anche i visi, gli sguardi, le risate, oltre i luoghi. Vorrei ricordarmi i nomi dei miei piccoli compagni e come la mia maestra mi insegnò a scrivere, leggere e far di conto. Ma ho solo qualche flash.

Quella scritta Richard Ginori  ristrutturata è per me densa di significati e di memorie. Mi giro intorno e quasi tutto sembra cambiato. Ma nel silenzio di una domenica invernale se chiudo gli occhi mi sembra ancora di sentire l’atteso e prolungato suono della campanella finale.

Un bacio.

A presto. Sa

♥♥♥

My outfit 

Cardigan lungo di lana a rombi :  Mia Wish F/W 2015/2016 – Altri capi Mia Wish : QUI 

Cappotto cammello: So Allure

Gonna: Zara ( vecchia collezione)

Maglia grigia luna : Zara F/W 2015/2016

Scarpe bronzoacquistate da Sud  ( Via buia 33, Lucca ) 

Borsa : Gum – Gianni Chiarini Design 

Dettagli: 

Foto di Giorgio Leone 

Location: Porta a Piagge – Pisa