Magazine Diario personale

E le riforme?

Da Astonvilla

Come dicevo l'altro giorno ho chiamato Cuba e in piu' mi sento con gente che va e che viene,al  momento nulla di cio' che si era prefigurato dopo il congresso ha avuto attuazione.Le licenze sono servite ad ammortizzare la botta dei licenziamenti,anche per questioni di ordine pubblico...,trovare un lavoro e' diventato un vero problema,un lavoro del cazzo da 10 cuc al mese intendo.Yanet prima di iniziare a lavorare ha aspettato quasi 2 mesi combattendo fra papeles e menate,e lei e' graduata e per di piu' di buonissima presenza oltre che lavoratrice.Ero giu' quando c'era il congresso e ho toccato con mano le grandi aspettative della gente e la voglia di cambiamenti reali,quando Raul ha fatto la relazione di apertura tutti i televisori erano sintonizzati su Cubavision cosi' come in chiusuta quando e' riapparso Fidel.Al mattino c'era la coda nei chioschetti che vendevano i giornali,Granma e Juventud Rebelde,la gente voleva sapere ,aspettava e sperava.Sono passati 2 mesi e ancora non si vede nulla,non solo,la compravendita di auto e' bloccata e anche il discorso vivienda langue.Di possibilita' di uscire dal paese,malgrado le voci,ancora non si sa nulla e anche su altre cose impera il silenzio.A gennaio ci sara' il plenum del Comitato Centrale del Partido Comunista de Cuba ed e' probabile che e' li' che si dara' attuazione alle riforme (non c'entra nulla el poder popular come sosteneva lo sfortunatissimo Albert) anche se del futuro non c'e certezza....Sicuramente qualora si aspettasse ancora si perderebbe un occasione importante per dare una svolta al paese,penso sopratutto ai giovani e alle poche prospettive che oggi hanno.E' vero che i bisogni primari sono soddisfatti ma la gente vuole di piu' ,vuole perlomeno giocarsela,spero davvero che sia data a loro la possibilita' di farlo.

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