E' notte e non ho sonno.
Non promette bene.
Di notte i pensieri sono più gravi.
E qui non c'è nessuno con cui poterli condividere.
Le lenzuola profumano di bucato.
Che strano, l'altro lato del letto resta sempre intatto.
A quanto pare io non mi agito molto nel sonno.
La notte sembra sempre più lunga del giorno.
Non mi va di leggere. E in tv si stanno scatenando con programmi simil-erotici. Stasera li trovo più grotteschi del solito. Sicuramente poco inclini al mio umore.
La notte può essere un'avventura.
Ma non quando sei chiusa tra quattro pareti. A farti sempre le stesse domande. A sentire sempre la stessa mancanza.
A volte la notte è tua nemica.
Strano. Io l'ho sempre amata molto.
Guardo ancora l'altro lato del letto. Sono tre anni che è vuoto.
Magari qualcuno c'è pure passato.
Ma il letto è rimasto vuoto ugualmente. Se allungo la mano, sotto le coperte, posso avvertire il freddo del lenzuolo.
Immagino che quel freddo mi farà da compagno ancora per molto. Forse per sempre. Chissà.
Sarò una vecchia zitella che dorme sempre nella stessa posizione. E ha quel lato del letto sempre intatto e ghiacciato.
La notte si fuma di più.
Apro la finestra. Qui non si respira.
L'odore di terra bagnata è penetrante. Si porta dietro ricordi d'infanzia.
Fuori c'è un cielo plumbeo. O almeno credo. Con tutte queste luci non è che si riesca a capire bene. Ma di certo non ci sono le stelle.
D'altra parte che ci stanno a fare le stelle? A chi o a cosa servono?
Il mio letto è vuoto.
Tu non ci sei.
E loro, dietro una cortina di nubi e luci, ridono della mia solitudine. E mi stanno a guardare...Articolo originale di Federica Rossi per Poco sex e niente city.
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