E LO CHIAMANO INCIUCIO #bersani #berlusconi #governo #quirinale

Creato il 11 aprile 2013 da Albertomax @albertomassazza

Piaccia o non piaccia – e a me personalmente non piace affatto – Berlusconi ha un consenso molto ampio nel paese; milioni e milioni di cittadini che, fino a prova contraria, hanno tutto il diritto di scegliersi chi, a loro giudizio, è in grado di rappresentarli meglio. Pensare di poter ignorare chi raccoglie un consenso così vasto è un’idea che cozza con i principi basilari della democrazia.

In politica si può combattere aspramente, si può isolare un avversario, ma ignorarlo è sempre e comunque un grave errore. Berlusconi avrebbe potuto essere isolato facilmente, in questa legislatura, ma l’atteggiamento rapsodico e solipsista del M5stelle  non lo ha consentito. Ora, perdurando l’atteggiamento dei grillini anche nei riguardi dell’elezione del Presidente della Repubblica, è naturale che il cavaliere assuma un ruolo più importante nella scelta.

Bersani non può forzare la mano, dopo aver scelto i due presidenti delle Camere. Ha, per forza di cose, necessità di trovare delle sponde, soprattutto se vuole conservare qualche speranza di formare un governo, secondo i suoi intendimenti. Chiaramente, il nome per il Quirinale deve rappresentare una svolta e, a mio parere, la convergenza possibile dovrebbe essere su Anna Maria Cancellieri.

Altra cosa è parlare di inciucio. Se ne potrebbe parlare se, da questo giro di incontri, venisse fuori il Cerbero del governissimo, ipotesi che Bersani ha escluso categoricamente e ripetutamente. Tutti gli altri lo vorrebbero, tranne la coalizione che ha la maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato. Bastava osservare l’aria piuttosto rassegnata di Berlusconi, nelle scarne dichiarazioni rilasciate a margine dell’incontro con Bersani di ieri sera, per rendersene conto.



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