Magazine Diario personale

È lui il protagonista delle sfilate.

Da Gattolona1964

 

Maglione e pantalone per ogni stagione!)A questo punto del nostro viaggio all’interno del nostro protagonista, mi auspicherei che fosse visto sotto un’ottica diversa, più umana, con una veste nuova. A questo proposito, perché di vesti parlerò, la mia felicità giunse al culmine quando proposi ad una mia cara amica stilista di utilizzarlo nella moda. Ma come nella moda?Vi chiederete attoniti ed un po’ imbarazzati, “Ma come fai ad indossare un water? Come fai a metterlo sul capo durante un’omelia, come puoi infilarlo come si fa con i jeans?” Non ci vuole mica molta fantasia, oppure sì, tanta ne occorre per provare a trasformare un water, in un tailleur da pomeriggio per un thé con la futura suocera. Vediamo come, passaggio per passaggio.La parte superiore cioè la cassetta a muro, sarà la giacca con bottoni gioiello cuciti, il vaso fungerà da gonna, il coperchio naturalmente diventerà il cappello a larga tesa; il grande fiocco inamidato che completerà l’insieme sarà lo scopino apposito. Aggiungerei una collana fatta da tanti water in miniatura intervallati ora da una padella formato mignon da notte, ora da un vasino per bambini, in oro e turchese, infilati su catenella. Ovviamente vi prego di immaginarvi la catenella d’un tempo, usata per far scorrere l’acqua dentro al nostro simpatico amico tuttofare. Ai piedi sicuramente metterei due water chanel con tacco alto ed in mano una piccola water pochette in raso rosa, da tenere rigorosamente chiusa.Non credo ci saranno problemi di sorta, non poniamoci nemmeno il quesito secolare se piaceremo o no alla futura suocera, tutt’al più penserà di noi che siamo un cesso, ma tanto è preventivato.Comunque ci vestiremo e ci presenteremo, lei dirà questo di noi ipotetiche nuore, quindi giocando d’anticipo non ci troveremo impreparate agli scontati complimenti. Consiglio anche di portare una scatola di cioccolatini assortiti con forme che lascio immaginare a voi.Quando la aprirà rimarrà sicuramente di stucco e sarà la volta buona che inizierà la dieta prematrimoniale!Ho provato ad indossarlo io stessa come gonna primaverile a palloncino per questa sua forma rotondeggiante e non passavo certo inosservata! Ma che meraviglia: una persona si veste per uscire e dall’armadio estrae il suo water tailleur abbinato a borsa, scarpe, collana, cappello e guanti; è una moda mai lanciata e di questa mia creazione vado molto fiera. Quando lo sfoggiai al mare dividendolo in due parti per ottenere il bikini, fui letteralmente spogliata dalle ragazze che, stufe del soliti costumi, erano a caccia di idee nuove. Per Natale, sapendo di questa mia nuova velleità sartoriale, le mie amiche me ne hanno regalati parecchi.In stoffe di diverso genere, anche plissettate, introvabili per la verità, come quello regalatomi da mia cugina in lana bouclè. Quello in lana bouclè vi assicuro che è una perla rara, un pezzo veramente unico e lo utilizzerò per maglie invernali da indossare quando le cervicali si faranno sentire, allora sì che sarò fiera di mostrare di che water sono fatta. Con i vari water ho confezionato pantaloni a sigaretta, a zampa d’elefante, cappotti di cachemire con il collo alto, giacche asimmetriche, maglioni, camicette a seconda delle forme che avevo tra le mani. Essendo un oggetto versatile ben si presta alle mode che cambiano, si trasformano ma poi tornano sempre.Come te, mio dolce water, mi scappi, ti neghi, ti fai desiderare, poi ti concedi ed io ti acchiappo e ti trasformo facendo di te ciò che voglio.Ho creato persino un ombrello girevole in plastica leggera, con cappello incorporato e bastone da passeggio ricavato da un vecchio water con piedistallo, naturalmente stilizzato ma molto utile per appoggiarsi.Visto che lo vorrei utilizzare a più non posso, ho aggiunto sul manico del bastone un fazzoletto per il raffreddore ripiegabile, in seta pura, tagliato a forma di turca, per appoggiarvi le pareti del naso. Etcì! Salute!

Bigiotterie & dintorni.

(Non vedo l’ora di mettere in commercio i nuovi monili e di depositarne il marchio). Non vorrei ora annoiarvi e farvi sbadigliare, ma non posso non mettervi al corrente dell’uso spietato e smodato che ne ho fatto per le nuove collezioni di bigiotteria. Egli potrebbe, tramite il sindacato dei cessi, farmi causa per sfruttamento minorile data l’altezza! Spero non lo faccia, ma possa capire quanto mi sta a cuore vederlo valorizzato al massimo e farlo conoscere in ogni sua più piccola venatura. Ho voluto tutto, ma proprio tutto in parure: dai waterini in smalto e porcellana che pendono dalle orecchie, alla spilla da appoggiare sul risvolto della giacca, i gemelli per i polsini delle camicie da uomo, il girocollo in oro, i bracciali e naturalmente gli anelli in oro massiccio. Anelli dotati di coperchio che nascondono il tanto decantato cianuro, che, in caso di emergenza possiamo ingoiare senza pericolo di essere viste. Non intimoritevi e non scandalizzatevi donne e uomini di poca fede! Sin dai tempi antichi ogni anello che si rispettasse conteneva il proprio veleno, non vedo perché anche il nostro water non ne possa contenere una modica quantità. Sono tutti modelli inediti, mai disegnati prima d’ora e con marchio depositato, dei veri capolavori d’ingegno e precisione. Non potevo permettermi il lusso che un girocollo perdesse acqua o altro, indossandolo ad una serata di gala, come non ho di certo dimenticato il rossetto per noi eterne ragazze. Per il tanto amato “belletto” come si chiamava anni fa, ho pensato di utilizzare i pappagalli con tappo. Svitandoli uscirà il tubetto colorato che verrà appoggiato sulle labbra e sarà in tutte le tonalità di colore e di ogni lunghezza, insomma belletti per tutte le labbra: rifatte o al naturale. Per capire esattamente che cos’è il pappagallo ci vuole ancora un poco di pazienza. Per tutte queste mie creazioni, mi sono ispirata alle uova di Fabergé, famosissimo orafo degli Zar di Russia al loro servizio dal 1880 in poi*. Osservando attentamente la forma del mio amato, ho notato che assomiglia alle meravigliose uova realizzate dall’orafo forse più famoso al mondo. Mi son detta: perché non ci provo anch’io e realizzo una collezione di monili lavorati a mano, pezzi unici per veri intenditori? L’avessi mai fatto: mi arrivano ordini e richieste da ogni parte del mondo, soprattutto dagli Emirati Arabi, che, oltre a possedere le collezioni di Rolls Royce vogliono avere anche la collezione di cessi. Contenti loro!Negli orecchini più preziosi,  creati con diamanti estratti dai water da collezione, quelli da catalogo per intenderci, ho inserito una piccola clip che fungerà da telecomando per poter mettere in moto l’automobile a distanza. Ma questa è una vera chicca e non lo dirò a nessuno, voglio tenere il brevetto solo per me. Visto che non mi accontento mai, ho arricchito gli orecchini di altri congegni utili. Noi donne civettuole per natura, scostiamo spesso i capelli dalle orecchie mentre parliamo, sbattendo le palpebre con aria da sogliola lessata, mettendo in mostra i lobi e di conseguenza gli orecchini ivi appesi. Pigiando la piccola monachella* che gli orecchini waterosi anni settanta avranno, azioneremo un piccolo transistor nascosto che simulerà il rumore di una cascata d’acqua profumata al cedro del Libano.In questo modo i casi sono due: o il giovane con il quale stavamo scambiando l’indirizzo di posta elettronica, pensa che per l’emozione ce la siamo fatta sotto, oppure crede di essere così infatuato di noi, da sentire oltre alle campane, anche un acquazzone profumato. In entrambi i casi per il suo ed il nostro stupore non lo perderemo più di vista. Se poi le cose proseguiranno e da una parola dovessimo addivenire a contatti più intimi, ho pronto nel cassetto della biancheria, il completino che gli darà il colpo di grazia finale.Quel colpo che viene sferrato solo una volta, credo, nella vita: quando vogliamo portare il condannato direttamente sull’altare del Paradiso.

Passato il Ferragosto e con esso l’esperienza pazzesca che ho vissuto, siamo pronti per proseguire il nostro tour con l’amico del cuore! A presto per il capitolo che vi farà venire un attacco di angina, quindi chi soffre di cuore è invitato a non leggerlo per non incorrere in tachicardie irreparabili. Con eterna riconoscenza, ringraziano chi di v oi ha continuato a seguirmi anche in questi torridi giorni, Fabiana. S.



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