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E Mary scelse “Belle e Sebastien”… ottimo film!

Creato il 03 marzo 2015 da Giannig77

Ieri sera Mary mi ha piacevolmente sorpreso proponendomi di vedere un film tra i numerosi che grazie a MySky Hd riusciamo a registrarci. Rincasava, come spesso le capita, dal lavoro alle 21 e solitamente è molto stanca, specie se si mette anche a recuperare alcune mansioni di casa, nonostante io continui a dirle che in fondo, da bravo marito, sarei in grado di aiutarla in alcune faccende!

Beh, ho voluto assecondarla più che volentieri, d’altronde immagino avesse bisogno di rilassarsi, lei che il divano non lo vede praticamente mai. E allora, dopo aver terminato la visione di uno splendido speciale sui miei adorati R.E.M., ecco che, dimenticandomi completamente che sarebbe iniziato anche l’atteso posticipo di serie A tra Roma e Juventus, le ho fatto scegliere fra i vari titoli, ipotizzando che avrebbe optato per una commedia leggera.

Invece Mary, pur chiedendomi conferma che non si finisse in un bagno di lacrime, ha scelto di vedere la trasposizione cinematografica del bellissimo “Belle e Sebastien”, uno dei miei cartoni dell’infanzia (lei è più piccola di me di sette anni e non credo l’avesse visto all’epoca).

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Il film lo registrai nel periodo natalizio e avevo in effetti molta voglia di vederlo ma lì per lì non seppi rassicurarla nel migliore dei modi, temendo che il film ci avrebbe potuti quantomeno commuovere, come spesso accade quando protagonisti sono gli animali, e nella fattispecie i nostri amati cagnolini.

La splendida Belle, come immagino saprete, è in realtà una cagnolona, bellissimo esemplare di cane da montagna dei Pirenei. Dapprima è tacciata di essere una belva dalla comunità montana del luogo, intenta con frequenza a sbranare le pecore dei pastori e per questo temuta e perseguitata dagli abitanti, che attendono solo di acchiapparla e ucciderla.

Il piccolo Sebastien, cresciuto senza madre che crede essere in America, al di là delle innevate montagne, presto entrerà in contatto con lei, scoprendo quanto in realtà essa sia dolce, pacifica e reagisca in modo aggressivo soltanto se minacciata e attaccata.

Ambientato nel 1943, sullo sfondo il film narra delle vicende legate strettamente all’attualità, con gruppi di cittadini ebrei che quotidianamente si troveranno scortati dai francesi del posto a valicare i monti per raggiungere la neutrale Svizzera, mettendosi così al riparo dagli ostili tedeschi. Si intersecano così le azioni dei protagonisti che ruotano attorno al bambino, da quello che crede essere lo zio che lo ha allevato, alla nipote di quest’ultimo, intenta a combattere assieme agli inglesi per difendere la sua Terra, dal medico fino a un ufficiale tedesco che si scoprirà essere poi in realtà un amico.

Sarà proprio la stupenda coppia di amici, così particolare e autentica, pura e sincera, composta da Belle e Sebastien a far compiere l’impresa a un gruppo di disperati ebrei, e al termine di questo viaggio di sola andata per i due, il bambino scoprirà anche quella che è la sua vera storia. Nel frattempo Belle sarà già diventata eroe non solo per il piccolo protagonista, ma finalmente amata da tutti, dopo che avrà aiutato il medico – che già in precedenza l’aveva curata, capendo quanto fosse in realtà buona e mansueta – a salvarsi da un branco di lupi, quello stesso che indisturbato vagava di notte per uccidere le pecore dei greggi.

Un film per nostra fortuna a lieto fine insomma, di quelli che ti riappacificano con te stessi, capace di mettere in scena sentimenti belli, di amicizia, lealtà e candore e in grado di emozionare.

 


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