Oggi il mondo ha ricevuto una triste notizia: il 29 settembre, due giorni fa quindi, è morta ad Osaka la scrittrice giapponese Toyoko Yamasaki, famosa per i suoi romanzi a sfondo sociale.
Da un altro romanzo della scrittrice, “Il primogenito”, fu tratto un film. La scrittrice era famosa per i suoi romanzi bestseller dedicati ai problemi sociali, come ad esempio la corruzione e le ingiustizie perpetrate al genere umano. Proprio dalla sua esperienza di giornalista sono nati molti romanzi-inchiesta, basati su veri fatti di cronaca.
Nel 1965 aveva ottenuto popolarità grazie a “La torre d’avorio”, storia ambientata nel dipartimento di medicina di un’università giapponese, in cui vennero alla luce una serie di atti di corruzione durante il processo di selezione del personale medico.
L’opera mise in evidenza tutto il marcio che si nascondeva dietro alle pratiche per la scelta in particolare dei primari, legate più a logiche clientelari che di merito.
I romanzi della Yamasaki, tratti da storie reali, spesso sono diventati film, ma anche sceneggiati per la televisione. “La grande famiglia”, ad esempio, racconta una storia sulla corruzione nel mondo della politica, mentre “Una terra desolata” narra di un ex ufficiale militare di ritorno dalla Siberia.
Il romanzo “Figlio della terra” è incentrato sulla vita di un uomo sullo sfondo della Cina alla fine della seconda guerra mondiale. “Due senza casa” è ispirato alla biografia di tre figli di immigrati giapponesi cresciuti in California. Ed arriviamo a “Shizumanu Taijo”, romanzo basato sull’incidente aereo del Japan Airlines Flight 123: un volo di linea nazionale tra l’aeroporto di Tokyo e quello di Osaka che precipitò sul monte Takamagahara, in Giappone, il 12 agosto 1985.
In particolare, quel giorno il volo era pieno di famiglie, perché tornavano a casa dopo un’importante giornata di festività giapponese.
È stato l’incidente occorso ad un unico aeroplano che ha causato il maggior numero di vittime. Morirono 520 persone: tutti i 15 membri dell’equipaggio e 505 dei 509 passeggeri.
Addio a Toyoko Yamasaki, dunque. Una donna minuta ed all’apparenza fragile, che ha saputo denunciare realtà scomode con le quali era venuta in contatto. Una donna che ha avuto il coraggio di parlare e di dire la sua, laddove altri avrebbero certamente taciuto.
Written by Cristina Biolcati