James Rizzi, “padre” di tutti i writers e inventore della grafica d’arte 3D, è morto a New York. L’artista italo-americano aveva 61 anni.
Nato il 5 ottobre 1950 e cresciuto nel quartiere di Brooklin, Rizzi è celebre per le sue opere in 3D, come le stampe raffiguranti paesaggi urbani antropomorfizzati.
I suoi dipinti coloratissimi presentano uno stile molto personale e riconoscibile per la complessa struttura grafica che ricorda per certi aspetti il cubismo, per altri la pop art, con immagini infantili e ingenue.
Rizzi ha ricoperto numerose città del mondo di murales e graffiti, ha restituito luce a intere zone metropolitane e conferito valore artistico a molti oggetti di uso comune, come i francobolli delle Poste tedesche nel 2008, disegnandoci sopra piccoli graffiti.
Figlio della tradizione dadaista del pittore francese Jean Dubuffet, del cubismo di Pablo Picasso e dell’astrattismo di Paul Klee, Rizzi è stato pioniere nella pittura tridimensionale.
Disegnando sulle case, sugli autobus e sulle automobili, anche su richiesta dei governi di diverse nazioni o di marchi di produzione di fama mondiale, ha lanciato l’idea di unire
arte e marketing.
Ha disegnato il guscio esterno di un Boeing 757 della Lufthansa e gli aerei dei voli charter Condor Airlines, chiamati “Rizzi Bird“. E’ anche famoso in tutto il mondo per il design di tre Volkswagen New Beetle e le copertine dell’enciclopedia tedesca Brockhaus.
Nella città tedesca di Braunschweig, precisamente nello storico quartiere Magni, si trovano curiosi esemplari di sperimentazione archittettonica ideati dall’artista Pop, chiamati “Happy Rizzi Houses“: finestre come bocche, terrazzi come occhi, singolari e simpatiche torri che si erigono con i colori vivaci delle figure dipinte su tutta la loro estensione.
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