Ci aveva già provato qualche tempo fa Canonical a vendersela come propria questa idea con Ubuntu Software Center, ma a dire il vero nessuno ha inventato niente. Questo sistema si usa da sempre per chi usa Linux, ora Apple sembra abbia inventato la ruota. L'unica cosa che sanno fare (e molto bene) è vendere. Tutto. E sanno vendere bene. Riescono a farsi pagare di tutto, semplicemente mettendoci su dei bei lustrini sia sulle apps che sullo store. Cosa che Linux (le varie distribuzioni per essere più precisi) non sanno fare affatto. Anzi la cosa paradossale è che proprio questo è anche il punto debole del pinguino. Gestori dei pacchetti diversi in ogni distro, due diverse tipologie e filosofie di pacchetti (rpm e deb), binari installabili giusto per complicare un altro pò le cose, ambienti grafici a iosa. Forse se non ci fosse tutta questa ampia possibilità di scelta saremmo molto più avanti, ma poi verrebbe meno la nostra libertà di utenti di sceglierci quello che più ci piace per il nostro pc. Un cane che si morde la coda e che molto spesso mostra tutti i propri limiti.
Apple (anche Microsoft ci sta pensando a dire il vero) coi suoi negozi digitali ha fatto centro. Permettere ai propri utenti di avere uno store sempre a portata di dito dove scaricare le proprie apps, a pagamento o meno non fa differenza. Però è un'idea centrale del loro business. L'importante è che siano fatte bene e che funzionino altrettanto bene...e su questo Apple è maestra, l'unica cosa che riconosco loro. L'utente Linux non ha bisogno di pagare nulla, almeno per ora, e tutto il software dei repository è garantito e testato a sufficienza per evitare sorprese (naturalmente parlo dei repo stable). Ovviamente anche il Mac App Store sarà un successo garantito, gli utenti saranno milioni.
Mi raccomando tutti a comprarsi l'Aifon, l'Aipad e l'Eirbuuk, scaricate tante apps che il signor Stefano Lavori ha bisogno di qualche dollaro extra... :)