E’ nato Movio: il kit open source per le mostre virtuali on line

E’ nato Movio: il kit open source per le mostre virtuali on line
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Da un progetto dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU), grazie anche alla collaborazione con il Gruppo Meta, è nato il nuovo applicativo “Movio” (Mostre virtuali on line), un progetto durato 2 anni, con il quale viene dato, gratuitamente per tutte le istituzioni culturali, uno “strumento” per realizzare vere e proprie mostre virtuali on line.

Principale finanziatrice del progetto è stata Fondazione Telecom con ben 390 mila euro ceduti su 450 mila totali. Presso la Biblioteca Centrale di Roma e davanti una platea di studiosi, appassionati e curiosi, l’ICCU e Fondazione Telecom hanno presentato Movio, quale vincitore fra 300 progetti che sono arrivati per il bando sui “Beni invisibili” di Fondazione Telecom.

Il Segretario generale della Fondazione Telecom, Marcella Logli, ha affermato che “l’utilizzo delle tecnologie è l’elemento che permetterà alla cultura e al turismo di contribuire a far uscire il Paese dalla crisi. La possibilità attraverso Movio di mettere in comune con l’estero il nostro patrimonio, in gran parte ancora nascosto, è certamente qualcosa di concreto per fare della cultura un business, come ha sottolineato il neo ministro del Beni Culturali, Franceschini”.

Trattasi di un prodotto pensato per i curatori delle mostre che mette insieme diversi strumenti, i quali consentono la creazione, la gestione e la manutenzione di pagine web, minisiti ed app personalizzabili. Ad esempio si va dalle tipologie di gallerie fotografiche, alle time line, alle mappe interattive, fino allo storyteller.

In aggiunta è stato creato Movio-Hub (anche in versione mobile), che rappresenta il catalogo delle mostre digitali che saranno realizzate con Movio, e di quelle reali attraverso la compilazione di un apposito modulo.

Il Direttore dell’ICCU, Rossella Caffo, ha aggiunto che Movio ha avuto grande successo anche in Europa, dove in particolare i partners francesi, tedeschi e inglese hanno già idee per arricchirlo e potenziarlo.

In Italia, consensi sono già arrivati dal settore pubblico, fra cui il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, il Polo Museale Romano e il Museo aziendale Birra Peroni, oltre a scuole e privati. Come produzione pilota si può visitare la mostra virtuale on line sulla Prima guerra Mondiale intitolata “La Grande Guerra” nei prossimi giorni, realizzata dalla stessa Fondazione Telecom e dal Museo Centrale del Risorgimento di Roma.

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