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E nulla piu’ – Aleksandr Sokurov

Creato il 01 dicembre 2011 da Maxscorda @MaxScorda

1 dicembre 2011 Lascia un commento

E nulla piu'
Documentario sulla Seconda Guerra Mondiale e non puo’ certo definirsi un’esclusiva per Sokurov ma in questo caso fu commissionato nel 1982 direttamente dalla TV di stato sovietica e sempre restando nelle novita’, non piacque affatto ai committenti tanto che rimase sospeso sino al 1987 a regime praticamente concluso.
Guardandolo non e’ difficile intuire il perche’ dal momento in cui la ricostruzione storica che vuole analizzare i tre fronti politici principali, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, sono posti innanzitutto su un piano paritetico e nel 1982 poteva risultare decisamente prematuro.
Si inizia non a caso dalla conferenza di Jalta, saltando ad una Germania ancora amica dell’Inghilterra col trattato di Monaco nel 1938 e via via il cambio dello scacchiere internazionale dall’invasione della Polonia in poi.
Tutta storia certo e in apparenza non molto diversa da un qualunque noiosissimo e perpetuamente ritrasmesso documentario su Rai Tre, non fosse che il montaggio del materiale di repertorio si sofferma sugli aspetti politici con quell’assenza di retorica con la quale i vincitori s’incensano e gli inserti propagandistici s’innestano ironicamente nelle sofferenze, questa volta reali, della popolazione e dei soldati, tutti i soldati, restituendo giustizia all’idea che il coraggio, come il dolore, non appartengono ad un unico fronte.
La Germania di Hitler e’ anch’essa ben presente  in quella strana e perplessa analisi che come un soffio e’ passata in "Sonata per Hitler", altro corto del 1979 quindi antecedente a "E nulla piu’" che fu pero’ censurato sino al 1989, quindi sin dopo questa proiezione.
In entrambi i film, si evita di demonizzare Hitler creando l’effetto opposto e strano a dirsi, pare che nessun documentarista di seconda serata sulle reti nazionali abbia ancora compreso che ricollocando la figura in una sua folle e placida normalita’, magari con Bach in sottofondo, si evidenzia ora si, la misura del terrore.
Ad  ogni modo le persone sono le sole protagoniste, indipendentemente dalla nazionalita’ e loro e’ la tragedia, le sconfitte e le vittorie e mentre i grandi capi si stringono le mani la gente muore, la gente ricostruisce, la gente piange e ricomincia a vivere e non v’e’ dubbio alcuno dove stiano le simpatie del regista.
Inutile dirlo, una gran bella lezione, in ogni senso.

Scheda IMDB


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