Loveday: “Non è vero che l’amore cambia tutto?”
Sir Benjamin Merryweather: “No; l’odio sì”
Non è raro trovare verità tra le pagine dei libri.
“Moonacre I segreti dell’ultima luna Il cavallino bianco” scritto nel 1946 da Elisabeth Goudge, un classico della letteratura infantile inglese e una delle letture preferite di J.K.Rowling, autrice della saga di Harry Potter, narra le vicende di due famiglie perennemente in lotta, destinate alla morte dalla maledizione della Principessa della Luna. Unica condizione di riscatto, far cessare odio, orgoglio e presunzione e far rinascere l’amore. Il tutto accadrà un attimo prima del compimento della maledizione ad opera di Maria Merryweather, piccola principessa della luna, abile, coraggiosa, intelligente e pura nel suo amore.Una bella favola fantasy, con un finale degno di Biancaneve. Ma tra le pagine, trovo la considerazione di Sir Benjamin sulla potenza dell’odio. E posso solo confermare che ha ragione. Si fa un gran parlare dell’amore come forza purificatrice, come motore del mondo, io stessa ne professo la forza. Si parla dell’amore come splendore e magia, come desiderio e estasi: tutto vero, ma ci siamo mai soffermati a vedere cosa si nasconde sotto la coperta dell’amore? Davvero crediamo che sia l’amore la potente elica che ruota ogni azione? Non è forse più potente l’odio? L’odio che allontana, che distrugge, che calpesta, che porta a rinnegare, che uccide, che sevizia.
Bansky è uno street artist, uno dei più famosi e conosciuti al mondo. A Londra, nel Sommerset, ha creato Dismaland, un parco dei divertimenti al contrario, non più un immaginifico sogno di stelle filanti, canditi rosa e volti sorridenti, ma il reale vivere quotidiano, nero, triste, scazzato; un sorvolare pigro sulle notizie dei telegiornali che tutto fanno fuorchè sorridere e gioire.(qui alcune foto del parco)
Davvero pensavate che fosse l’amore a creare il mondo?
E’ ora che si sappia: è l’odio miei cari, è una forza potente e chi la detiene trascina nel suo gorgo i poveri stolti che amano.
Chiara