Spesso noi stessi raccontiamo gli Italiani, come delle persone inette a ciò che ci circonda.
Insomma ci distruggono il futuro, ci aumentano le tasse, fanno riforme sul lavoro e sulle pensioni senza che succeda mai nulla.
Mentre i nostri vicini, vedi Spagna, Grecia, i paesi Africani che si affacciano sul Mediterraneo sono in subbuglio.
In Spagna abbiamo gli Indignatos, un movimento sociale di cittadini che ha dato vita ad una larga mobilitazione di protesta pacifica dal basso contro il governo spagnolo di fronte alla grave situazione economica in cui versa il Paese. Le proteste sono iniziate il 15 maggio 2011 in occasione delle elezioni amministrative.
L’obiettivo del movimento è promuovere una democrazia più partecipativa, superando il dualismo Partito Socialista Operaio Spagnolo– Partito Popolare che dagli anni ’80 caratterizza la politica spagnola. [cit. wikipedia]
E invece alle elezioni 2012, e cioè proprio quando hanno la possibilità di cambiare le cose cosa succede?
Che vince il partito Popolare, insomma la destra spagnola, conservatrice ed europeista di Rajoy. E quindi ecco misure di austerity.
In Grecia, dove la crisi dell’Euro ha inizio, dove la colpa di quello che è successo è dell’Europa che ha fatto finta di non vedere come i politicanti locali spendevano soldi in maniera dissennata. Sapete che la Grecia nel 2011, cioè con la crisi economica già ben avviata verso scenari drammatici, la percentuale delle spese militari greche (9,369 miliardi di euro) rispetto al prodotto interno lordo è stata del 3,2%, cioè al 2° posto tra i Paesi Nato dopo il 4,7% degli Stati Uniti, e al 20° nel mondo davanti a nazioni dall’economia ben più solida come la Norvegia (26° posto), la Svezia (31°), la Svizzera (37°) e l’Austria (45°). [Leggi il resto su linkiesta]
La Grecia a causa di queste scelte sconsiderate è stata praticamente commissariata ed è stata costretta a tagliare in stato sociale e stipendi pubblici. Insomma la Grecia è in povertà. E difatti ogni giorno nei TG si vedono scende di guerriglia urbana in Piazza Syntagma.
Bene, nel 2012 ci sono state due elezioni, e alla fine chi vince? Alla fine fanno una Grande coalizione Nuova Democrazia [ND - 29.66%] (Centro Destra) + Movimento Socialista Panellenico [PASOK- 12,28%] (Centro Sinistra) + Sinistra democratica [DIMAR - 6,26%] (Centro Sinistra). Mentre rimane fuori l’unico partito di estrema sinistra che appoggiava apertamente le proteste SYRIZA 26,89% e diviene partito di Opposizione. [Dati wikipedia]
Veniamo in Italia.
Nessuna protesta particolare in Piazza, ma sicuramente il malcontento, noi diremmo di più il malessere si vive. L’Italia è un paese che boccheggia, e un paese a cui sta finendo l’ossigeno.
Ora chi riesce meglio di tutti a canalizzare questo malcontento, questa voglia di cambiare le cose.
Dapprima vediamo dei timidi e forse troppo snob tentativi come i Girotondini, con Nanni Moretti in testa, piuttosto che il Popolo Viola, ma il reale catalizzatore della protesta, del malcontento è Beppe Grillo, che dai suoi comizi, i V-Day e dal suo Blog incomincia ad inveire contro la classe politica in essere e contro le politiche prese mostrando, a modo suo, che c’è un’alternativa a tutto questo.
E le elezioni Amministrative 2012 e poi Politche 2013 lo hanno premiato, rendendo il M5S in Parlamento il Partito più votato dagli Italiani resindenti in Italia.
Alla faccia di chi dice che gli italiani non reagiscono mai.
E ora l’Europa, il Mondo trema vedi la Banca di Affari Goldman Sachs che non fa tanti giri di parole, e a dirlo è Jim O’Neill, numero uno di Goldman Asset Management a spiegare qual è, a suo avviso, il vero problema dell’Europa: si tratta del “successo di Beppe Grillo”, leader del Movimento 5 Stelle. [cit. wallstreetitalia.com]
Io penso che nel 2013 le vere rivoluzioni si facciano solo e soltanto con il voto, certo un terzo degli Italiani ha continuato a votare Berlusconi, ma ora come ora per fare un governo bisogna passare per forza di cose dal M5S.
Spero che gli stessi approfittino di questa situazione, ed evitino di spiecchiarsi.
Ma ora io al mondo direi, “Beh chi sono gli inetti?”