Riceviamo e pubblichiamo
Quella che in Tal sede ci si sforzerà di esporre, si spera, nella maniera più chiara possibile, è una vicenda che, originariamente percepita dagli odierni scriventi come “ambigua” e sicuramente lesiva dei propri diritti, ha assunto nel tempo e continua ad assumere tratti sempre più nitidi ed al contempo complessi e sconcertanti. Una vicenda che coinvolge personaggi, professionisti e centri d’interesse molteplici, pubblici e privati, una vicenda che si ritiene dotata di un’offensività e lesività, oltreché di una, per certi aspetti, incontrovertibile penale rilevanza, che va ben oltre la nostra sfera soggettiva ed individuale, coinvolgendo invece, contrariamente a quanto inizialmente si pensava, l’intera “comunità” politica Eugubina e Regionale. Una vicenda per la quale pende, innanzi al Consiglio di Stato, processo d’appello volto a vagliare nel merito l’intero iter seguito dall’amministrazione Comunale di Gubbio e dalla Regione Umbria, volto all’approvazione della costruzione di un enorme centro commerciale nel territorio Eugubino, procedimento dagli scriventi instaurato; ma che oramai ha ben oltrepassato il solo ambito amministrativo ed ha oramai definito un profilo penalmente rilevante. Visto il continuo silenzio ed immobilismo delle amministrazioni Comunale e Regionale, a tutti i livelli, nonostante le numerose sollecitazioni FORMALI a controllare ogni singolo aspetto di tale iter, e non ultimo aspetti di carattere penale e sollecitando tali amministrazioni a trasmettere alla Procura della Repubblica di Perugia tutta la documentazione, COSA MAI FATTA!!. Gli scriventi, prendendo atto di tale sconcertante immobilismo, hanno presentato presso gli organi competenti, una serie di DENUNCE – QUERELE che coinvolgono tali “centri di potere” pubblici e privati sia Comunali che Regionali.
Per maggiori dettagli, gli scriventi organizzeranno una conferenza stampa nelle prossime settimane.
I Ricorrenti.