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E poi basta

Da Mr
Era entrata nella Cabina Elettorale (va bene, ancora in questo post e poi basta con le due paroline magiche - Cabina, Elettorale - che nelle ultime quarantotto ore hanno infestato il blob..., il blog. No, è che lì dentro MR si era sentita bene. Protagonista solitaria di un film trito e ritrito, quindi sicura della sua parte; impaziente interprete di un ruolo comune ad un intero paese, con il quale la parte l'aveva ripassata; cittadina plausibilmente disorientata in una avvolgente cella, dove recitare, o meglio, fare la sua parte dal vero).
Aveva chiuso gli occhi, inspirando ed espirando.
Aveva ravvisato promesse nei colori giallo e rosa delle schede e non  in quei simboli che vi erano stampati sopra, dove vedeva racchiusi solo dubbi, incertezze e perplessità.
Aveva tuttavia tracciato, attentamente, responsabilmente, inflessibilmente, il suo segno - la sua ics - sul terreno a lei più congeniale.
Era uscita dalla Cabina Elettorale, ed attendendo fiduciosa vedeva già aprirsi davanti a sé possibilità come:
1) Una spallata sociale (che dicono ci sia stata ed anche extra lusso, cinque stelle, quasi imperiale).
2) Uno scatto d'orgoglio nazionale (che, invece, rivelatosi nazional-popolare, anzi, impopolare, racconta di in-governabilità, di in-verosimiglianza, di im-pantanamento, di tinte maculate - no, non im-macolate -, di paralisi).
3) Un sentimento di comune speranza, e nuove occasioni di rinascita italiana.
Ma sopra ogni cosa, attendendo fiduciosa non immaginava veder spalancate davanti a sé possibilità come:
1) Mezza Italia che ha votato per Berlusconi.
2) Mezza italia che ha votato per Berlusconi. 
3) Mezza Italia che ha votato per Berlusconi.
 

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