E poi, di quest'altra laurea, ti resta una corona d'alloro fatta in casa dalle mani abbastanza orgogliose di tua madre. Restavi lì, seduto sul letto, in mutande calzini e camicia azzurra, a fissare quella fessura di sole che t'invitava a uscire, così netta fra le persiane semichiuse che ti pareva il pulviscolo del futuro ci danzasse dentro. Sul pavimento c'erano due cravatte, una era la tua rinnovata serietà e l'altra un omaggio al compagno Paolo ("perchè due cravatte? Ma perchè tutti ne hanno una!") e tu pensavi che bisognasse mettere a posto qualcosa, ma non ti muovevi e la testa era pesante, non solo per i litri di prosecco ingurgitati di prima mattina. Non ti muovevi, e al futuro volevi e non volevi pensare, ed era bello che lei fosse lì, la tua assicurazione sulla felicità, e pensavi che tutto sommato essere pessimisti non aveva mai aiutato nessuno, no?
Pubblicato da JonLivingstone | Commenti (3) Tag: domande esistenziali, vita di andrea aka jon, w la squola, vita fuorisede






