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e poi stamattina mi son svegliato con il mal di pancia

Creato il 30 maggio 2011 da Pesa

Alcuni di voi, miei cari lettori, quando scrissi questo post, mi chiesero di fare un resoconto delle tre serate (la quarta, ovvero la prima, me la son persa) che sarebbero andate a comporre l'European Jazz Expò di quest'anno a Cagliari. Poiché tutti quanti sapete che a far recensioni sono una schiappa inimmaginabile, ho deciso di raccontarvi invece come ho vissuto e visto questa grandissima festa svoltasi nel cuore della "Capitale del Mediterraneo" (siamo in pieno periodo elezioni, il parlare dei politicanti, un po', ha contagiato anche me). Venerdì.Il piano era stato premeditato il giorno prima insieme a quel maleducato di Vobi. Pullman (perché siamo bravissime persone e non si guida quando si beve), alcol, sfascio e rientro l'indomani mattina; stavo praticamente rivivendo la mia adolescenza: è infatti dall'età di 17 anni che non facevo cose di questo tipo. Armato di 2L di vino rosso Cantine Sociali di Dolianova mi incamminavo quindi verso Cagliari, pronto a riempirmi lo stomaco ci cibo estremamente pesante, in modo da poter reggere meglio l'alcol. Il tutto fino a questo momento si stava svolgendo come da programma. Arrivati a Monte Claro un litro e mezzo di vino, comprato alla Marina giusto per non rischiare di finire presto le riserve alcoliche, era già terminato, ingurgitato tra un kebab e l'altro. Scenario bellissimo, il verde del parco, la musica in sottofondo, miriadi di persone che si lasciavano andare nell'erba all'erba, all'alcol e all'amore libero. Il paradiso. E in tutto questo ben di dio ecco che parte anche mezzo litro di vino. Diventai ufficialmente scemo. Vobi un po' dopo, ma le nostre condizioni erano molto simili. Da un punto di vista musicale, del venerdì non ricordo nulla, solamente tanto tanto altro vino, qualche birra, qualche canna e poi...[comunicazione di servizio, qua i ricordi di Pesa si interrompono drasticamente] ... mi ritrovai in piazza del Carmine a vomitare appoggiato ad un albero, con i soliti bastardi che ti filmano e ridono...[comunicazione di servizio, qua i ricordi di Pesa si interrompono drasticamente] ... finché non finii dentro un noto locale del centro Cagliaritano... [comunicazione di servizio, qua i ricordi di Pesa si interrompono drasticamente] ... per poi uscire da suddetto locale e accasciarmi a terra e addormentarmi. Una volta rientrato dentro il locale era chiuso. Però siccome noi siamo dei fighi e abbiamo conoscenze siamo rimasti dentro a bere, mangiare e guardare Jackass ridendo come decerebrati. Erano le 4.00 a.m., prossimi alla morte io e Vobi riuscimmo a trovare un passaggio per tornare a casa. Chiudemmo la serata pronunciando una frase ripetuta più e più volte durante il corso dell'anno «S'amigu miu, ti ollu troppu beni, ma immoi se farendimi caccia. Non bevo mai più!».*Sabato. Svegliatomi confuso e felice decisi di tener fede, almeno per una volta, alla promessa fatta a Vobi, così decisi che non avrei bevuto e addirittura avrei preso la macchina per sembrare così una persona responsabile. E poi, diciamoci la verità, c'era Bollani, non potevo perdermelo per colpa di una stupidissima sbronza. Quindi, niente alcol, niente droga, solamente tanta tanta musica. Devo dire qualcosa su Bollani? Sulla sua bravura, sulla sua capacità di divertire con la musica, con le parole e i gesti? No! Quindi se proprio non sapete di cosa sto parlando andate a vedervi un suo concerto - non su YouTube!! - e non ne rimarrete assolutamente delusi. A proposito del maestro, ho da citare una conversazione ascoltata "involontariamente". Protagonisti due ragazzi, lei carina, lui cesso che molto probabilmente ci stava provando con scarsi, scarsissimi, risultati. Ragazzo «Cavoli, certo che mi piace Bollani eh»Sale Bollani sul palco, il pubblico esulta e acclama il grande pianista. Ragazzo «Eh sì, fa proprio musica che mi piace Bollani... già già»Parte la musica Ragazzo «Ma Bollani non inizia a suonare!?»Ragazza «Ehm... guarda, mi pare sia proprio quello»Ragazzo «Ah... accidenti, quanto mi piace Bollani».Domenica.Confermo il mio essere "bravo ragazzo", non bevo, non mi drogo (o forse solo un po') ascolto bellissima, strepitosa, meravigliosa, fantastica musica, scopro libri meravigliosi, strumenti musicali impensabili e torno a casa, perché il giorno dopo si lavora. Il mio resoconto è giusto alla fine. Come, come?? Volevate sapere qualcosa di più? Mi spiace miei cari, sareste dovuti venire! Tranquilli, potrete sempre rifarvi il prossimo anno. 


*«Amico mio, ti voglio troppo bene, ma in questo momento mi stai facendo uno schifo tale da vomitare. Ti prometto, e giuro solennemente, che non bevo mai più!»

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