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È possibile sospendere la serie A come in Uruguay?

Creato il 09 maggio 2014 da Aplusk

campionato italiano serie aÈ una domanda che racchiude una soluzione forte, ma non rappresenta un’ipotesi irrealizzabile. La sospensione di un campionato di calcio a seguito di violenze e scontri che provocano feriti, talvolta morti. È successo in Uruguay.
La decisione dopo la gara di Coppa Libertadores, il principale torneo sudamericano, giocata il 26 marzo scorso tra Nacional e Newell’s. Le tifoserie sono venute a contatto e il bollettino è stato pesante: 28 poliziotti feriti, 40 arresti e le immagini degli scontri che hanno viaggiato da una parte all’altra del Pianeta. Si è parlato di una possibile esclusione dell’Uruguay dal prossimo Mondiale in Brasile, ma ho dubitato da subito di una simile decisioni: troppi interessi in ballo.

È possibile sospendere la serie A come in Uruguay?

La decisione forte è stata presa dal presidente uruguaiano Josè Mujica, che dopo i vergognosi scontri ha deciso di ritirare la polizia e quindi di non garantire più la sicurezza nei due principali stadi di Montevideo, quello del Peñarol e quello del National; le squadre più importanti del Paese. E questo a seguito di dimissioni una via l’altra: prima ha deciso di lasciare il presidente della Asociation uruguaya de futbol, Sebastian Bauzà, poi tutti i membri della Federazione. Sembra impossibile in Italia una decisione di questo tipo.

Conseguenza del polverone: il campionato è stato sospeso. Culture diverse, mondi lontani. Uruguay e Italia. Tutto vero. Ma nulla deve essere scartato a priori per trovare la soluzione definitiva a un problema così radicato. La domanda è naturale: sospendere la serie A può portare miglioramenti? Può servire a placare gli animi delle tifoserie più violente? Può essere il modo giusto per far sedere l’establishment del pallone attorno a un tavolo e risolvere l’atavico problema una volta per tutte?

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Chiaramente il problema legato alle cattive frequentazioni interne agli stadi non si risolve da sé ma occorrono misure chiare e che vengano applicate con celerità. Dare Daspo a scadenza, per poi concedere nuovamente la possibilità di accedere agli impianti a persone che abbiano compiuto i cosiddetti reati da stadio, ritarda il problema, non lo risolve. Vi ho parlato di quali furono i provvedimenti che decise di adottare Margareth Thatcher non senza critiche. In questo momento il tavolo è aperto. Via con le proposte…


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