E’ nato in Puglia il più antico ‘uomo moderno’: per la precisione il primo Homo Sapiens europeo è salentino. I suoi resti, due denti da latte, sono stati infatti trovati nella Grotta del Cavallo, nella baia di Uluzzo, in Salento.
La scoperta non è il ritrovamento in sè, avvenuto nel 1964, ma il risultato rivluzionario dell’analisi dei reperti da parte dell’unità Radiocarbonio di Oxford.
Inizialmente, infatti, si pensava che i resti appartenessero all’Uomo di Neanderthal, una specie che ha abitato il Vecchio Continente tra 130 mila e 30 mila anni fa. Mentre oggi arriva la conferma che i denti ritrovati in Puglia appartengono indiscutibilmente alla specie umana e hanno tra 43 e 45mila anni.
Per adesso, quindi, sono italiani i fossili di Homo sapiens più antichi d’Europa.
A certificarlo sono stati due gruppi di ricercatori guidati rispettivamente da Thomas Higham dell’ Università di Oxford e da Stefano Benazzi dell’ Università di Vienna.
La scoperta, dunque, anticipa di circa 15mila anni l’arrivo in Europa del Sapiens la cui partenza dall’Africa si credeva fosse avvenuta 60mila anni fa.