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E quando la vita decide per te

Da Cuordicarciofo
Mercoledì è stata una giornata strana. Avevo questa sensazione allo stomaco, tipo come se fosse pieno d'acqua e mi sentivo come se avessero provato durante la notte a spezzarmi tutte le ossa.
Così mi sono svegliata quella mattina.
Ho pensato "Ok ci risiamo, me l'ha attaccato un'altra volta".
Oh yes. Più virus per tutti.
Non potevo stare di nuovo a casa dal lavoro (ahhahahah poi capirete) quindi mi imbottisco di analgesici e aspetto la tata che doveva arrivare nel pomeriggio a tenere il cicciotto.
Tutto a posto, sto quasi meglio.
Lei arriva e io vado.
In ufficio sembra tutto normale, tranne i commenti sul mio colorito grigiastro, niente di diverso.
Poi il mio capo mi chiama per una riunione che sembra di normale routine.
Quando chiude la porta capisco che non solo fuori sono arrivati i nuvoloni, ma anzi mi stavano in testa da un bel po' di tempo.
Ve la faccio breve, che ormai sarete stanchi e annoiati da tutte queste mie continue beghe.
Il mio posto di lavoro si è smateriliazzato, volato via, sparito. Dire licenziata non rende.
Non si sa se si arriva a fine anno. Sono stata caldamente consigliata di cercare lavoro.
Forse già dal mese prossimo potrei avere molto tempo per farlo.
Ora si che mi devo ripensare. E anche in fretta.
Occhio a ciò che si desidera, perché può essere una di quelle volte che te lo si presenta sul piatto d'argento neanche una settimana dopo.
Non so come sto.
Quel giorno ero troppo imbambolata per reagire come si deve. Ora passo dall'angoscia alla speranza. Angoscia perché abbiamo un bilancio familiare appena in equilibrio con uno stipendio e mezzo e senza quel mezzo non so come faremo. Speranza perché forse finalmente avrò tempo per pensare veramente al mio futuro.
A cosa sia servito ammazzarmi di lavoro in questi mesi se tutto stava andando a rotoli, ecco, quello mi è più difficile da mandare giù.
Ma come si dice in questi casi? Thanks God it's friday!!!

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