Scritto da: Giorgia 11 ottobre 2013 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 23 visite
Tra le mille domande che vi possono frullare in testa, vi siete mai chiesti cosa si fa in caso di ex aequo per l’assegnazione di un Nobel?
Dal 1901, anno d’istituzione del Nobel, si sono verificati moltissimi casi in cui il premio è stato assegnato a più vincitori. Dando uno sguardo al passato, possiamo dire che questo è già accaduto: nel campo della medicina si è verificato in 63 casi che il premio è stato diviso tra due o tre persone; per la fisica è accaduto 56 volte, 37 per la chimica, 25 per la pace e 4 volte per la letteratura. Per statuto, il Nobel prevede un massimo di tre laureati per categoria, che si dovranno dividere un premio pari a 1 milione di euro.
Non è così semplice come sembra: il Nobel ha quote variabili
Benché la soluzione più facile per dirimere ogni controversia sia quella di prendere il premio e scappare, bisogna considerare anche l’elemento a sorpresa quote variabili per l’assegnazione del Nobel.
Nel caso di due vincitori, il bottino sarà diviso a metà; e se sono in tre? Ed è qui che le cose si complicano, infatti, nell’ipotesi di 3 vincitori, non è detto che le quote siano divise in parti uguali.
Se i tre vincitori sono premiati per una scoperta comune (capita spesso che una ricerca sia condotta da un team di scienziati) ciascuno riceverà un terzo della quota.
Ma si possono verificare situazioni in cui lo stesso anno, siano premiate scoperte diverse il Nobel. Giusto per fare un esempio: nel 2009, il Nobel per la Fisica è stato assegnato a Charles K. Kao, per lo studio delle fibre ottiche, e al team Willard S. Boyle e George E. Smith per l’invenzione del Ccd.
Il Kao ha avuto metà bottino, i secondi, un quarto a testa. Che ingiustizia!!!
Commenta l'articolo assegnazione Nobel vincitori Giorgia Condividi!