Per molti bambini sono veri e propri oggetti del desiderio. Anche gli adulti di ogni età li sognano, salvo poi (una volta acquistati) farsi la domanda cruciale “Ma adesso che cosa ci faccio?”.
Smartphone e tablet sono la meraviglia tecnologica dell’era contemporanea ma usarli a lungo, tutti i giorni, che conseguenze può avere sulla vista?
Dipende, innanzitutto, da qual è il dispositivo che si usa:
- il tablet (come l’iPad) e lo smartphone (come il Galaxy) emette luce grazie a una retroilluminazione, inoltre il vetro riflette sole e lampade dagli ambienti circostanti
- l’e-book reader (dispositivo che serve solo per leggere gli e-book) è progettato per rendere confortevole la lettura, il sistema e-ink (inchiostro elettronico) non emana luce ma la cattura dall’ambiente.
Per leggere e studiare, l’e-book è sicuramente più indicato perché non affatica la vista; un tablet ha però dalla sua potenzialità interattive che rendono l’apprendimento più interessante e suggestivo. Ma cosa può accadere agli occhi degli studenti coinvolti nella sperimentazione didattica che prevede la sostituzione dei libri di testo con i dispositivi touch? E alla vista dei bambini che giocano a lungo con l’iPad?
Lo scorso anno un autorevole istituto come l’Università del Kansasaveva sentenziato che l’iPad è in grado di migliorare le performance visive in bambini affetti da cortical visual impairment (CVI, ovvero un disturbo visivo causato da lesioni delle vie e centri nervosi implicati nella visione). Nella ricerca statunitense i bambini si erano dimostrati interessati e proattivi nell’uso del tablet. Nessun accenno però alle conseguenze sulla vista per chi non soffre di queste patologie.
La sensazione di molti è però che un uso prolungato sia stancante per gli occhi (la retroilluminazione e la distanza tra pixel sono i massimi indiziati). Questa sensazione trova conferma nel prontuario realizzato da The Vision Council che rivela come l’affaticamento oculare sia il disagio più diffuso in coloro che utilizzano i dispositivi elettronici, disagio che supera ormai tendiniti e sindrome del tunnel carpale.
Per ovviare al problema The Vision Council suggerisce di:
- ridurre la luminosità del tablet
- tenere lo schermo ben pulito
- aumentare la grandezza dei font
- tenere il dispositivo alla distanza di un braccio
- non inclinare sotto la linea degli occhi il dispositivo
- seguire la regola del 20-20-20: 20 minuti di schermo, 20 secondi di relax oculare guardando un oggetto posto a circa 20 piedi (poco più di 6 metri) dagli occhi.
Da non dimenticare la postura: la portabilità di tablet e smartphone ne consente l’uso anche in posizioni “dinoccolate”, che oltre a essere ortopedicamente sconsigliabili possono impedire il normale relax dell’apparato muscolare coinvolto nella visione.