Nei mesi invernali di quest’anno ho parlato così tanto di stupidità – qualcuno mi dirà “ti sei dato all’autobiografia?” – che oggi tentennavo parecchio nello scrivere questo post. Sarò breve e circonciso – come diceva il rabbi Jaqov Anatoli.
Arrivo subito al dunque: sono anni che vado a correre tre volte alla settimana presso la zona artigianale del mio paese, da qualche mese prescelta anche qual sede di grossi contenitori di mondezze differenziate. Sì differenziate, ma pur sempre olezzanti. Ecco, immagini ora il lettore la circoscritta area interessata da tali profumi e stia tranquillo che la gran parte degli avventori in corsa la evita chirurgicamente. Immagini il lettore quale stupore mi ha pervaso in una bella e assolatissima domenica di Maggio, osservando un’automobile che arrivava e posteggiava dinanzi ai grossi cassoni dei rifiuti poc’anzi menzionati. Non finisce qui, poichè l’autista successivamente usciva aprendo la portiera e si mostrava in tutto il suo fulgore ginnico, armato di tuta e fascia per il capo, si poneva in mezzo ai suddetti cassoni e cominciava con lo stretching pre-corsetta. Operazione che poi ripeteva quasi quaranta minuti dopo, a degna conclusione del periplo prescelto quale percorso. Un tracciato che girava guarda caso proprio attorno l’area interessata dagli effluvi. Anzi, lo stretching finale durava anche più, con sospiri d’amore a pieni polmoni probabilmente. Lo ripeto, tutto ciò sotto un sole cocente, nel vero senso del termine. I rifiuti al sole sono un classico, del resto, inutile soffermarsi. Ebbene, mi creda il lettore, questo distinto ginnico signore non era lo stolto del paese, ma un affermato professionista locale del quale occorre tacere il nome per rispetto alla sua futura prole. Non ci sono scusanti valide, mi pare, neanche l’assoluta assenza di cavità nasali potrebbe giustificare qualcosa del genere, no? E finalmente la domanda fatidica: Sarei mai stato in grado, io, di immaginare qualcosa del genere prima di averla vista? Intendo “me”, “io”, come entità dal pensiero sempre rivolto alle fantasticherie. No, caro lettore, sinceramente no, non ci sarei mai riuscito, lo ammetto. Scarsa capacità immaginativa? Qui non si tratta del tipico caso “non ci avrei mai creduto se non l’avessi visto con i miei occhi”, la situazione è diversa: è possibile immaginare che si verifichi qualcosa del genere prima di averla vista?
S’interroghi adesso il lettore sull’esistenza o meno della “logica” quale cemento tra gli interstizi della struttura essente universale. Potrebbe anche essere un buon argomento a favore dell’esistenza di Dio. Premettendo che Dio agisce in assenza di logica, almeno dal relativo punto di vista umano. Un argomento anti-scientifico, certo.
Pessoa, trattando dell’Occulto e del Mistero, diceva: “In tutto ciò dove sta l’Intelligenza? L’intelligenza non è di questo mondo, è estranea alla sostanza del mondo.”
Ma non è questo il luogo per tali discussioni. E concludo subito il post, con l’ultima considerazione: e se tutti quelli che abbiamo considerato furbescamente intelligenti, solo esteriormente stupidi, fossero in realtà non solo manifestazione ma anche Essenza di quella cretinaggine solo ipotizzata? Dico, se i tanti personaggi con la faccia da pesce lesso che ci circondando quotidianamente in realtà fossero veramente stupidi?
Riporto qui di seguito un estratto video con una interessante ipotesi, persino programmatica:
Gaetano Celestre