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E se il racconto è troppo breve?

Da Nicola Nicodemo
E se il racconto è troppo breve? Nel post precedente abbiamo visto come rispettare le lunghezze in un concorso letterario, concentrandosi sul "taglio" del superfluo dal nostro testo. Oggi, invece, parliamo del caso opposto. Ovvero: se il testo è troppo corto?
In via generale, non esiste un testo troppo corto. Gli esempi di micronarrativa ce lo dimostrano. Si può scrivere un micro-racconto nei famosi 140 caratteri di twitter. Tuttavia alcuni concorsi letterari impongono delle lunghezze minime. E se il testo che vogliamo proporre non raggiunge i requisiti, dobbiamo procedere con qualche ritocchino.
Prima cosa da tener presente. Se "tagliare" il superfluo da un racconto è sempre cosa buona, qui si tratta di aggiungere il superfluo. Il che è sempre sbagliato. Qualunque cosa non sia necessaria, sarebbe meglio eliminarla per favorire la comprensione e la fluidità del testo. A maggior ragione qualcosa di inutile non dovrebbe essere inserito. 
Il testo, nella forma in cui lo abbiamo ottenuto, può certamente essere modificato. Ma il più delle volte, salvo correzioni strutturali, si tende ad abbreviarlo, non ad allungarlo. Soprattutto se, per rientrare nei limiti imposti, si aggiungono parti del tutto inutili.
Quali accorgimenti bisogna tener presenti? Prestate molta attenzione, si tratta di un'operazione delicata. Le frasi o i paragrafi che andate a inserire devono dare davvero qualcosa in più al testo, e non essere piazzate lì solo per far numero. Frasi posticce, dialoghi noiosi, aggettivi o avverbi messi qua e là a sproposito influiranno sulla qualità del testo. E voi, per risolvere un problema, non dovete certo crearne un altro, ben più grave per giunta. 

Arricchisci il testo di nuove idee

E se il racconto è troppo breve? Lascia perdere descrizioni, dialoghi noiosi o frasi ridondanti. Il racconto non è un caffé che puoi allungare con l'acqua, perderebbe il suo sapore. Devi aggiungere altro caffé e altro zucchero. Tradotto in termini letterari, devi arricchire il testo di nuove idee, che alimentino la storia e si integrino bene nel contesto, senza apparire noiose o inappropriate al lettore. 
La difficoltà sta proprio in questo. Aggiungere un pezzo ad un sistema che ha già raggiunto un equilibrio, più o meno stabile, necessita attenzione. Per essere sicuri di non rovinare il lavoro, spesso è necessario smontare e ricostruire daccapo. Valuta l'idea di riscrivere il testo. Aggiungere frasi qui e lì potrebbe non essere la scelta adatta.
Un'idea inserita in un contesto già predefinito, inevitabilmente ne cambierà il senso. In un racconto, non puoi aspettarti che aggiungendo qualcosa l'impianto narrativo rimanga lo stesso. La narrazione dovrà forzatamente (salvo casi particolari) adattarsi ai cambiamenti, e quindi dovrai riformulare le idee, rispettando coerenza e verosimiglianza

Ti serve una nuova visione d'insieme

E se il racconto è troppo breve? Immagina che una storia sia come un grande puzzle. L'unica differenza è che nel nostro puzzle-storia ciascun pezzo combacia con tutti gli altri. Tu puoi abbinare le tessere-parole in qualunque modo, ottenendo risultati più o meno buoni. Ecco, immagina di aver creato la tua figura, e che sia venuta anche bene. Però non hai utilizzato tutte le tue tessere e ora hai deciso di aggiungerle. Non puoi semplicemente inserirle qua e là nel puzzle, perché le altre tessere non combaceranno più tra loro. Serve un lavoro molto più attento. Dovrai rimettere in ordine tutte le tessere che hanno perso la loro posizione originale. Devi studiare l'immagine nel suo insieme, non limitarti alla porzione che vuoi modificare. Per un racconto vale più o meno la stessa cosa. Se inserisci una nuova frase nella fase dello sviluppo, molto probabilmente essa comporterà una variazione, anche molto lieve, nel finale o necessiterà di qualche premessa nell'incipit. Insomma, qualunque cosa tu voglia aggiungere, devi apportare le dovute modifiche all'impianto generale, riformulando, se necessario, l'intero testo.

Cambia impostazione

E se il racconto è troppo breve? Succede meno spesso, ma a volte capita che le impostazioni che abbiamo scelto in partenza per la nostra storia siano di per sé fattori limitanti. Cosa intendo per impostazioni? Innanzitutto il setting, il periodo storico, la cronologia, i personaggi, il genere. Sono fattori limitanti perché prevedono che la storia si svolga entro certi limiti, senza possibilità di andare oltre.
Se, ad esempio hai deciso che la tua storia si svolge in sole ventiquattro ore, ti saranno impedite molte nuove prospettive per il tuo finale. Il ché significa che non sei completamente libero di modificare la storia. 
Se l'impianto narrativo prevede due soli personaggi, inserirne un terzo vuol dire riscrivere interamente la storia, per giustificare la sua presenza e le conseguenze che il suo operato comporta.
Se la tua storia si svolge nel deserto, ti saranno certo precluse tutte quelle azioni che non si possono svolgere in quel contesto geografico.
Se vuoi allungare la tua storia, o anche semplicemente modificarne la trama, i luoghi o il finale, devi valutare una serie di cose che possono mettere a rischio la coerenza e la leggibilità del testo. 
In molti casi riscrivere la storia da un nuovo punto di vista può essere la soluzione più indolore e con i risultati meno imprevedibili. Voi che ne dite? Avete qualche altra idea?

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