Spesso parlando di Rossese lo si ama paragonare al Pinot Noir: degustando molti vini in Francia si possono trovare vitigni che hanno caratteristiche simili, specie nella Provenza ed in particolare modo nell’AOC Bellet, sulle alture di Nizza. Ma ci si può spingere ancora più a nord sulle stesse latitudini del Pinot Noir….Ieri sera a casa con un bel piatto di steak and kidney pie ho aperto una bottiglia di Mondeuse de Savoie di Guy Laurent, anche se non è un abbinamento perfetto……
steak and kidney pie
Si tratta di un piccolo vigneron della Savoia situato a Freterive, piccolo villaggio tra Albertville e Chambery; qua Guy coltiva le vigne ad un’altitudine di 350 metri slm, grazie al microclima particolare generato dalla protezione delle montagne Bauges. Ma cosa c’entra la Mondeuse con il Rossese?
vitigno di mondeuse
Ebbeneierisorseggiando il miobicchiere di vino mi sonoarrivate le caratteristiche del vitignoligure: colore non profondo, aromi di violetta, rosa, mirtillo, lampone, giustamentespeziato con una bellafreschezza, itanninisonoleggeri e non invasivi ed il finale si apre su spezie. Molto aromatico, capace di invecchiare, va bene manca il sentoreiodato e di macchiamediterranea ma ….. il terroirgioca un ruoloimportante.
vitigno di rossese
La mondeuse è uno dei vitigni più antichi della Savoia, ed era anche il più coltivato prima della crisi della fillossera. Spesso paragonato alla Syrah, oppure al Refosco, anche se recenti test genetici hanno smentito queste ipotesi. In Savoia i vigneron hanno saputo migliorarsi manipolando le nuove tecniche, un po come a Dolceacqua che hanno migliorato il vino nel corso degli anni. La Mondeuse è ritornata in auge, nella sua terra di origine regala vini splendidi che hanno abbandonato la loro predominanza erbacea del vino. Sta anche varcando i confini ed è stata piantata in Victoria in Australia e nella Napa Valley. Anche in Italia è stata piantata sull’Etna dall’azienda Cottanera.