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E se la Ferrari avesse ingannato tutti?

Da F1news @F1Newsinfo

Kimi Raikkonen (Ferrari) on trackDopo i test in Bahrain e i tempi visti, molti tifosi della Ferrari hanno iniziato a pensare che quella che sta per arrivare sarà un’altra stagione persa ad inseguire l’avversario più forte di turno.

Questo potrebbe essere vero oppure no. A rivelare certe incongruenze viste a Sakhir ci ha pensato la pubblicazione Autosprint che crede che la Ferrari ha semplicemente cambiato il punto di rilevamento del tempo sul giro.

Perché prendersi questa briga? Semplice, per ingannare gli avversari e non far rilevare al cronometro ufficiale il vero tempo della monoposto sul giro.

Come è possibile fare ciò?

Il cronometraggio sul giro, almeno nel weekend di gara, avviene grazie alla somma dei canonici tre settori in cui viene suddiviso un circuito. All’interno dei tre settori ci sono tanti mini-settori che forniscono informazioni utili ai team che cosi possono capire dove perdono decimi preziosi settore per settore, curva per curva.

La Ferrari in sostanza ha deciso di prendere come punto iniziale del proprio giro un punto diverso dal traguardo principale, ad esempio alla curva 5. Questo ha permesso ai piloti Ferrari di procedere in maniera abbastanza lenta fino in prossimità della curva 5, far partire il giro da quel punto per poi rilevare il tempo esatto fino al ritorno alla curva 5.

Per il cronometro ufficiale, considerando che la monoposto ha percorso nella prima tornata 4 curve lente, il tempo è abbastanza alto, per il cronometro della Ferrari no perchè il tempo si chiude alla curva 5 e non al traguardo. Successivamente il pilota ha tutto il tempo per rallentare e far risultare nuovamente un giro lento (si fa per dire).

Agli addetti ai lavori era apparso molto strano, sin dalla prima sessione in Bahrain, che la Ferrari fosse riuscita ad ottenere ottime velocità massime rispetto allo scorso anno, fino a 20 km/h, senza poter però lasciare il segno nella classifica dei tempi. La rossa nelle velocità massime ha registrato 339,5 km/h prima del rettilineo dei box,  308,3 km/h sul traguardo 244 km/h al primo rilevamento.

Qualcuno,  tra questi anche Vanzini, commentatore per SkySportF1, aveva evidenziato che questi dati erano stati ottenuti grazie all’ aerodinamica molto scarica della Ferrari, penalizzata però nelle curve dove perdeva decimi preziosi nei confronti della Mercedes.

Ovviamente per risolvere questo dilemma dovremo aspettare ancora una decima di giorni, il GP d’Australia ci chiarirà le idee.


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