Collage, Claire Pestaille
Raddoppio e rilancio: per l'8 marzo si va all'attacco. Lasciate stare le mimose che si' son belline e fanno tanto primavera ma soprattutto fanno la gioia dei fiorai. Quella mattina potete anche alzarvi chiedendovi se durante la giornata qualcuno vi regalera' un fiore, un geranio, un orto botanico intero, potete finire preparativi e apparecchiamenti per una serata "solo donne" dopo la quale esattamente cosa sara' cambiato? in cosa sara' stata una sera diversa da altre se non per i ristoranti strapieni, qualche strip ultracommerciale di dubbio gusto e i prezzi raddoppiati anche per respirare?
Si sta parlando molto di ricostruire un nuovo immaginario di donna, ma come? L'errore piu' comune e' quello di inciampare proprio negli stereotipi che si vogliono combattere. E' difficile ma vale la pena provare, e vale la pena provare aderendo per esempio all'iniziativa Poetry Attack nata sulla scia di Se non ora quando? . In piazza, per strada, sul web, in bagno, sul pianerottolo di casa, in balcone, ovunque mostratevi con un cartello e i versi, le parole, le poesie vostre o di altre donne. L'iniziativa mi piace, ha una carica evocativa e scenica (perche' no? diverso e' l'esibizionismo vuoto e privo di una vera estetica) che se veicolate nel modo giusto potrebbero dare un'immagine diversa di donna, del corpo delle donne. In questo senso tra l'altro mi sto molto interrogando ultimamente su cosa significhi effettivamente consapevolezza del proprio corpo. L'esibizionismo e' tutto uguale? Nel caso contrario come si distingue la becera pacchianata esibizionista da un esibizionismo piu' consapevole(?) in cui il corpo non e' svilito ma valorizzato davvero? E' possibilie?