Bambini e bambine, proprio ieri mi sono laureato. Non è una laurea triennale, stavolta è roba seria. Da oggi sono Dottore Magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale, titolo conseguito nella ridente città di Padova, con un voto di 110/110! No, non mi hanno conferito la lode. Qualche membro della commissione non era esattamente d'accordo. Se il membro in questione avesse letto la mia tesi invece di sfogliarla distrattamente ci sarebbero forse state meno incomprensioni. Ma non voglio certo dire alla gente come dovrebbe fare il suo lavoro, ci mancherebbe.
Questo simbolo continuava a comparire nel mio campo visivo. Mass Effect docet.
Il titolo della mia tesi era Cineludos. Contaminazioni Transmediali tra Cinema e Videogiochi, e devo dire che mi sono divertito non poco nello scriverla. 170 pagine che un giorno o l'altro rielaborerò in chiave meno tesistica e più spensierata per farci un bell'ebucco. Scopo della tesi era analizzare i vari punti di incontro e di scambio tra i due medium, senza esagerazioni (es. "Cinema merda, viva i videogiochi!"), senza inutili snobismi ("Il videogioco è Avte!") e con una importante distinzione di fondo: cinema e videogioco non sono la stessa cosa, nè lo diventeranno in futuro. Duh. Peccato che il membro di cui sopra non avesse recepito questo fondamentale messaggio, criticando a caso, mettendo in questione la mia cinefilia, scuotendo la testa, gettando frecciatine sussurrate qua e là, e indignandosi senza motivo. "Non è una gara, non capisco questa insistenza nel mettere a confronto il Cinema con quello che è, scusi se mi permetto, solo un gioco."
Ho speso 170 pagine per spiegare quanto il medium videoludico sia ormai molto più di un "giochino", e di quanto sia sbagliato considerarlo un sottoprodotto del cinema, e tu te ne vieni fuori con osservazioni del genere? Se gli sguardi potessero uccidere, probabilmente la calca di spettatori alle mie spalle (parenti e amici) lo avrebbero fatto esplodere.
Grazie per aver confermato quanto ho scritto: che mentre negli USA e in altri paesi civili la questione è affrontata con rispetto e dignità (e sono molti i registi, come Guillermo del Toro o Duncan Jones, che non si fanno problemi a mettere "cinema" e "videogioco" nella stessa frase senza sfumature negative) nel nostro Belpaese siamo come al solito un fanalino di coda. Molto meglio arroccarsi nelle proprie granitiche idee, tenendo viva l'idea di un Cinema Avtistico per soli iniziati, impervio ad ogni novità e ad ogni suggerimento. Viva i dinosauri. Avrei potuto stilare una bella tesi sul Celebre Regista Sfrangimaroni, sulle sue opere ermetiche, sui suoi sublimi movimenti con la MdP, su quanto siano pregni di significato i suoi Primissimi Piani del suo unico film realizzato prima del suicidio... e il membro in questione non avrebbe mosso osservazioni. Ma in fondo chissenefrega. Ho scritto la tesi che volevo io, su un argomento che mi stava decisamente a cuore, e modestia a parte, è venuta dannatamente bene.
Questo conclude il mio quinquennio presso l'Università di Padova, e il mio percorso all'interno di un corso di laurea che (a quanto pare) si occupa di formare futuri cineasti, artisti multimediali, critici, sceneggiatori, e compagnia cantante. Un quinquennio di (poche) luci e (tante) ombre, condito dall'immancabile ed esilarante confusione burocratica patavina. Cinque anni passati tra proiettori rotti, esami infilati a casaccio, lezioni intermittenti, pomposi sapientoni e laboratori invisibili. Un magma caotico in cui a prenderselo in quel posto era sempre, inevitabilmente, il povero studente. Se non fosse stato per la presenza del mitico Gian Piero Brunetta e di un manipolo di insegnanti capaci, avrei abbandonato baracca e burattini molto tempo fa. Ma ormai è finita, e ho imparato tutto il possibile. (Soprattutto come districarmi nei budelli burocratici che troverò anche nella vita lavorativa).
Come da tradizione patavina, sono stato trascinato fuori dall'aula, travestito dai miei amici (con un bel costumino da hobbit, non metto foto per proteggere gli innocenti), costretto a leggere un papiro che raccontava la mia vita in chiave goliardica (e a bere vino nello stesso momento), e poi riempito di pacche da tutti i presenti. Un bel rito di passaggio che, ho scoperto con orrore, non viene celebrato in troppe università italiane. Non sapete cosa vi perdete. (Io ho un polmone collassato, ma ne riparleremo). E adesso? Forte del mio 110 Senza Lode, ottenuto con una Laurea Contro il Sistema, ho davanti a me un Radioso Futuro. Da disoccupato. (Tranquilli, un lavoro ce l'ho. Non centra niente con quanto ho studiato, ma mi permetterà di sicuro di vivere dignitosamente. Non c'è esattamente grande richiesta di laureati nel mio campo. Lo so, non ci volevo credere nemmeno io!) Non mancherò di riversare le mie frustrazioni cinefile, letterarie e videoludiche in questo blog, al momento l'unico vero mezzo che ho per allenare quanto ho appreso. Anche se a sentire certa gente non capisco un cazzo di cinema e scrivo tesi intere su argomenti che sono, francamente, "solo giochi"... ma poi mi ricordo che certa gente è una testa di cazzo, e che le loro opinioni sono una cagata pazzesca. E ammetterlo è come liberarsi di un peso, dopo cinque lunghi anni.