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E' tempo di Trofeo RPI . Rugby Pro Italiano

Creato il 20 dicembre 2012 da Rightrugby
E' tempo di Trofeo RPI . Rugby Pro Italiano D'accordo, ci vuol tempo per instaurare le "tradizioni". A rallentarlo nel caso in questione, c'è l'inabitudine tutta italiana agli eventi natalizi/di fine anno che non siano trombonate vagamente jettatorie in tv da studi in velluto rosso: come se lo sport non fosse uno spettacolo tipo cinema o teatro. E il doppio derby prossimo delle italiane nel Pro12 celtico fatica un po' ad affermarsi nei cuori degli appassionati; eppure sarebbe la sfida del meglio del rugby nazionale, la sua perfetta vetrina.
Invece, vuoi la incredibile mentalità del dominus Fir del tutto disinteressata ai risultati dei club, visti al più come palestra per la formazione e sviluppo dei Nazionali (quando Irlanda insegna, sono le vittorie a livello di club/franchigie quelle che trascinano i risultati della Nazionale e il viceversa semplicemente non funziona, come provato da quel testa quedra di Dondi in ben 12 anni di tentativi); vuoi lo scarso radicamento di una delle compagini coinvolte; vuoi le ridicole gelosie del resto del movimento nazionale, di cui gode la Fir nel suo divide et impera; aggiungi magari un po' di inevitabile puzza sotto il naso stile tifosi Juve verso quelli del Toro, che divide quella che oramai è all'atto pratico la Nazionale, nei confronti della "Nazionale A":  l'effetto combinato produce la compiaciuta sordina mediatica in cui viene ridotto il derby Benetton - Zebre. E' un vero peccato, dovrebbe al contrario essere una rivalità celebrata in un evento, accentuato per giunta da una ideona semplice ed elegante, di quelle che agli italiani tutti formalismi ingessati non verrebbe mai: mettere il derby nazionale all'ultima giornata del girone di andata, l'undicesima, e invertire le partite nel girone di ritorno, così da avere il ritorno subito alla dodicesima: un favoloso back-to-back con possibilità di rivincita immediata. Funziona alla grande in Scozia ma da noi non ha  ancora "preso".  Forse anche per quel sentirci "di passaggio" in quel campionato, pensiero peraltro condiviso dai nostri Partner Celtici.
Tant'è, in un modo o nell'altro siamo arrivati alla terza edizione del derby italiano in Celtic e non s'è ancora pensato di istituire un trofeo all'uopo. Senza arrivare alla "1872 Cup" in palio tra Edinburgh e Glasgow, che sarebbe poi lo "scudetto" scozzese (c'è qualcuno che metta in dubbio il fatto che premi il club nazionale più forte?), uno sponsor che paghi 'na coppa si trova anche per il torneo interbar, anche in tempi di crisi economica ... Alle volte l'impressione è che ci sia depressione più che crisi nella testa dei capintesta.  Never mind, ci pensiamo noi di RightRugby: istituiamo testé il Trofeo (virtuale) RPI, Rugby Pro Italiano. Ai lettori l'eventuale identificare personaggio o evento cui intitolarlo.  L'attribuzione è semplice: lo  vince chi assommerà più punti in classifica nel doppio scontro e in caso di parità si seguiranno le regole "celtiche".
Siamo alla terza edizione del derby s'è detto, stavolta niente partite alla vigilia di Natale e a Capodanno, si giocherà sabato 22 (Maya permettendo) a Moletolo (live coverage su RR dalle 14.30, stay tuned!) e sabato 29 a Monigo. E' la prima per le Zebre: dalla A di Aironi siamo passati alla Z, tanto per marcare il distacco. L'anno scorso tra Aironi e Treviso fu una vittoria - netta -  per parte, 27-13 e 37-14, con punti in classifica, differenza punti e mete a favore della Benetton; nel 2010 fu due a zero per Benetton ma con un 15 -10 in casa e unica meta per gli Aironi e vittoria di un solo punto 16-15 a Viadana.
Insomma, la "rabbia" motiva chi arriva dal basso, pur rispettando alla fine i valori in campo - mica è calcio questo; sempre che gli inquietanti segnali provenienti dalle ultime due partite delle Zebre in Heineken Cup e sottolineati da coach Gajan  ("il rischio concreto è che a furia di perdere si molli mentalmente, soprattutto i più esperti che dovrebbero trascinare i giovani") , fossero dovuti nella realtà alla particolare osticità dell'avversario, gli Harlequins campioni d'Inghilterra (con le inglesi le italiane han sempre trovato lungo, ecco perché la recente doppia prova pur perdente della Benetton con i Tigers, merita di venir valorizzata: tutto quel tempo a giocarsela alla pari, nonostante gli arbitri).
Franco Smith ha annunciato i titolari Benetton per l'andata, riservandosi di ufficializzare la panchina più avanti. E in sostanza la formazione vista contro i Tigers quella che proverà a incasellare una ulteriore vittorie in esterna in campionato dopo quella di Edinburgo, con Budd sperimentato al nr.8, Favaro titolare e Minto al posto di capitan Pavanello:
15 Luke McLean, 14 Ludovico Nitoglia, 13 Christian Loamanu, 12 Alberto Sgarbi, 11 Tommaso Iannone, 10 Alberto Di Bernardo, 9 Edoardo Gori, 8 Dean Budd, 7 Alessandro Zanni, 6 Simone Favaro, 5 Corniel Van Zyl, 4 Francesco Minto, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Michele Rizzo
Per le Zebre alla ricerca della prima vittoria in campionato dopo averla ripetutamente sfiorata (4 i punti di bonus presi), l'ex Benetton Christian Gajan risponde con diverse modifiche rispetto alla compagine strapazzata a Londra: ovvia eccezione la permanenza ad oltranza di Van Schalkwyk al nr.8 oltre a quella del rinato Sole in seconda linea (con Geldenhuys, mentre VanVuren è in panca), Cattina è capitano e Bergamasco con lui esterno di terza linea;  fuori Halangahu, Buso lo rimpiazza a primo centro con Pratichetti esterno, coppia mediana Orquera-Tebaldi, Sinoti simil Masi in fondo con Venditti e Sarto, gli esperti Festuccia e Perugini con Fazzari davanti.
15 Sinoti Sinoti, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Matteo Pratichetti, 12 Paolo Buso, 11 Leonardo Sarto, 10 Luciano Orquera, 9 Tito Tebaldi, 8 Andries Van Schalkwyk, 7 Mauro Bergamasco, 6 Nicola Cattina (capitano), 5 Josh Sole, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Carlo Fazzari, 2 Carlo Festuccia, 1 Salvatore Perugini
A disposizione: 16 Andrea Manici, 17 Matias Aguero, 18 Luca Redolfini, 19 Michael Van Vuren, 20 Filippo Ferrarini, 21 Alberto Chillon, 22 Samuele Pace, 23 Ruggero Trevisan
Interessante uno dei numeri di raffronto tra le due compagini: se è netta la differenza nei punti concessi alle avversarie (293 Zebre, 191 Treviso), le due squadre risultano molto più vicine in quanto a punti realizzati /(123 Zebre, 166 Treviso). E' una istantanea non male, che definisce due approcci al rugby abbastanza distinti.
Il confronto di reparti parrebbe sufficientemente equilibrato sulla carta, anche se ovviamente prevalgono i Benettoniani a livello di individualità; aldilà della prima linea, un potenziale mismatch lo vedremmo (paradossalmente) dietro, al centro, dove Buso e Pratichetti si trovano contrapposti a Loamanu e Sgarbi ...

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