E ti dirò chi sei

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Dimmi cosa indossi e ti dirò chi sei. Dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei. Dimmi anche cosa canti, e comunque ti dirò chi sei.
Dimmi a cosa ambisci e ti dirò chi sei. Dimmi che test fai e ti dirò chi sei.
E dimmelo, una buona volta. Dimmelo, dimmelo, dimmelo. Non credo a chi mi parla di me, se non leggendomi. Io non sono nella mia voce, non sono nel mio corpo, non sono nel mio respiro.
Ma sono nel modo in cui ti parlo, sono nel modo in cui mi piego e mi faccio male, sono nel modo in cui provo piacere, nei suoni, nei sapori. Non sono il mio respiro, a raschiare il mio fiato che s'adatta al tuo, là dove mi perdo. E vediamo se mi dici, se mi dici chi sono senza scendere nei bassifondi di quel che sono, se quel che sono è quel che scrivo ed è schivo, si nasconde in mille sillabe storte come una boscaglia impenetrabile.
Ti do la mia parola, nessun'altra chiave, ti do quel che scrivo e non cercarmi altrove.