Voglio essere una persona migliore e per questo - da oggi - ho deciso di dedicare, almeno una volta al mese (ma se poi è una volta ogni tre settimane tanto meglio) la pausa pranzo del venerdì alla messa in piega dal parrucchiere*.
Che è vero che mi sono comprata la spazzola rotante e finalmente posso lavarmi e tirami i capelli da sola quando mi pare e piace senza dover necessariamente far combaciare il mio shampoo con i momenti liberi in cui Sister e le sue mani d’oro potevano farmi la piega (leggi pure: ora esco di casa sempre pettinata), ma è altrettanto vero che ormai non posso più trascurare l’effetto benefico che il parrucco fresco di Salone ha sulla mia autostima. Una cosa mica da ridere eh: io entro lì in un modo ed esco che sono decisamente una persona diversa. Direi quasi figa. Alla faccia del pessimismo cosmico che sembrava avermi colpito ultimamente. Ed anzi oggi, dopo il trattamento alla cheratina, azzarderei anche a togliere il quasi. Ora mi serve solo un’occasione un pelino mondana per andar a sfoggiare la mia “nuova” chioma facendo quella cosa di muovere la testa da una parte all’altra con il collo bello dritto come a dire al mondo “Guardatemi”. Che saltare la pausa pranzo e gasarsi in questo modo per poi star a mangiare pizzette al taglio davanti alla tv non avrebbe molto senso.Tranquille, domattina l’effetto benefico sarà bello che finito, i boccoli saranno scesi, il crespo sarà di nuovo lì e io tornerò ad essere la solita Bri.*cosa che fa un po' sioretta ma fa pendant con i miei tacchi mezza misura