Se sei donna, se sei moglie/compagna, sei mamma, questo libro lo devi leggere, anche se sei uomo, marito, compagno, papà, dovresti, però credo che Fabio l'abbia scritto più che altro per noi. Non so nemmeno se c'è dell'autobiografico nella storia, forse sì, è così vera che nessuno studio che possa aver fatto sul tema gli sarebbe valsa una preparazione così completa.
Nasce un figlio ed è crisi di coppia. Inevitabile. Scontata.Pochi ne sono stati immuni, lo sconvolgimento di diventare genitori, si riversa anche lì, nell'essere uomo donna, nel dover riscrivere i legami di una coppia che c'era prima ma che ora non c'è più.
"Si dice che quando ti nasce un figlio, una parte di te in quell'istante muore. È così è stato. Da quel momento io e Sofia non siamo più stati gli stessi, né come individui né come coppia" ...."Il primo periodo è eccitante anche se devi cambiargli il pannolino....poi quando la novità svanisce, quando l'entusiasmo se ne va, cominciano le difficoltà, se ne va la poesia e arriva la vita".
Un luogo comune è vero, ma ben fatto e su cui potrei scommettere che tutte o quasi, siamo passate.
Ho letto quelle pagine cercando di abbandonare il mio punto di vista, da mamma appunto, e ho provato a capire il papà. In realtà quelli che ne emerge, è un uomo/papà che nonostante l'entusiasmo dei primi tempi, è reticente ad abbandonare la sua vita di prima, né e nostalgico, è uomo che non vuol crescere in realtà è, dal racconto, in realtà, non ne esce benissimo, però c'è dell'altro, per lo meno è quello che ho visto. Una lei, che potrei essere io o qualunque altra donna/mamma, capace di essere un elicottero sopra le spalle del compagno/papà. Osserva, scruta, a volte interviene e giudica ma non parla, non esprime dissapori, non racconta i pensieri tristi i malumori, tutt'al più mugugna, peggio ancora sta in silenzio. Di sicuro si sente quella che ne sa più di tutti: d'altronde è la mamma, lei!
"Leo sembrava figlio suo, non nostro. Ha iniziato a chiedermi le cose in un modo diverso, come fosse diventata il capo....pareva non fidarsi di me, spesso mi parlava come a un figlio poco intelligente..."
"Qualsiasi cosa dovessi fare, sembrava avessi bisogno della sua supervisione...controllava tutto".
Ecco su questo ho riflettuto. Anch'io ero così, forse a volte lo sono ancora, e leggerlo e notarlo dall'esterno non mi è piaciuto.
Leggevo e pensavo "E' successo anche a me". Pagina dopo pagina, frase dopo frase.
A Fabio Volo dico bravo, ti do un'altra change per il prossimo libro ma posso correggerti un pensiero? "Si dice che quando ti nasce un figlio, una parte di te in quell'istante NASCE CON LUI. È così è stato. Da quel momento io e il Principe non siamo più stati gli stessi, né come individui né come coppia"
Con questo post partecipo al Venerdì dl libro di HOMEMADEMAMMA