Stavano così bene insieme, cosa è successo alla loro vita? Cosa è successo ai due chiusi in una camera d'albergo con il cartello "non disturbare" sulla porta? Dove sono finite la passione, la complicità?
Il nuovo libro di Fabio Volo è un'immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell'evoluzione di un amore. Racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di più, racconta di quando qualcosa rompe l'incantesimo tra due innamorati. E suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d'uscita. È come se i protagonisti dei suoi romanzi più amati, Il giorno in più o Il tempo che vorrei, si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l'innamoramento, la responsabilità e la complessità dello stare insieme per davvero.
Ancora una volta Volo sorprende per la capacità di fotografare e dare un nome ai sentimenti, perfino quelli meno nobili e non per questo meno comuni. È tutta vita è un romanzo diretto, sincero, spudorato. Leggendolo capita di ridere e commuoversi, come quando qualcosa ci riguarda da vicino.Link a Goodreads
Può una relazione perfetta, ricca di amore e rispetto reciproco distruggersi per l'arrivo (desiderato e cercato) di un figlio?
Dei libri passati di Fabio Volo ho il parere che letto uno li hai letti tutti, data la monotematicità di
Il romanzo è un grande flashback per tre quarti di esso: scopriamo subito che i protagonisti Sofia e Nicola hanno un figlio e non sono felici. La voce narrante (Nicola stesso) ripercorre insieme a noi, come in un'autoanalisi, il momento in cui conobbe Sofia e l'idillio del loro innamoramento. Questa parte è stata la più noiosa da leggere, perché composta di banalissimi luoghi comuni tipici di Volo e assolutamente scontati, che vogliono apparire saggi e profondi ma sono al livello dei Baci perugina.
Però è valsa la pena proseguire: quando nella vita appagante e serena della coppia arriva un grosso cambiamento, ovvero un figlio, la scrittura di Volo acquista spessore e credibilità: la fase di adattamento alla genitorialità non è una passeggiata e i due perdono di vista i motivi per cui hanno deciso di vivere insieme e di creare una famiglia.
“Se vuoi far sparire una cosa dalla vista non serve nasconderla, basta averla costantemente sotto gli occhi: un soprammobile, un tatuaggio, una moglie.”
In questa parte l'autore non fa sconti, è sincero e realistico in ogni sua parte e il suo stile semplice abbandona le frasi fatte per sostituirle con la vita vera e quotidiana, anche nelle parti più frustranti e umilianti.
Insomma, credo che in questo romanzo si noti finalmente la crescita di Volo stesso, non più trentenne latin-lover ma padre consapevole e innamorato.
“Non so se esiste un disegno divino, se le persone che s’incontrano sono destinate a farlo o se la vita è solo una serie di coincidenze, di incognite che casualmente si impongono. Non ho mai avuto un’idea chiara a riguardo, posso solamente dire che alcuni eventi della nostra vita si muovono in maniera così sincronizzata da far pensare a qualcosa che li guidi.”
Il mio voto : ✪✪✪✪✪(2,5/5)
Con questo libro partecipo a:
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