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E tuttavia ogni tanto un troglodita...

Creato il 10 settembre 2014 da Malvino
Perché ad affermarlo è persona autorevole, perché è opinione largamente accreditata, perché si è sempre fatto così, perché a fare diversamente c’è da temere gravi conseguenze, perché a consentirlo si aprirebbe la strada a ben peggio… Oppure – tutto in uno – perché non ho argomenti validi. Però dalla mia ho le ragioni del senso comune, che sono persuasive con la forza che rigetta ogni obiezione come diabolica o perversa, e te le sbatto in faccia come leggi di Dio o della Natura, che poi tutto sommato è lo stesso. Più o meno è questo il profilo retorico del conservatore. Difficile trovarne uno che si attardi troppo fuori dal contorno: quando capita, è di poco, e per poco, perché subito vi rientra. Lì fuori c’è la logica argomentativa, c’è il rischio di rompersi le ossa. Parliamo di fecondazione assistita? E che differenza c’è tra un bambino concepito secondo Natura e uno contro Natura? Che differenza c’è tra il desiderio di avere un figlio, e averlo come Dio comanda, e lo stesso desiderio se frustrato da Dio e soddisfatto come a Dio non piace? Che differenza c’è tra l’essere padre biologico e padre adottivo al netto del comportarsi da padre? Che differenza c’è tra avere un padre e una madre o due genitori dello stesso sesso? Meglio tenersi lontano da questioni tanto insidiose, si potrebbe correre il rischio di dover ammettere che un bambino è un bambino quale sia il modo in cui è stato concepito, che la riproduzione sessuata è solo un mezzo e non un fine, che non c’è lo straccio di uno studio scientifico serio che segnali differenze nello sviluppo psicologico di un bambino allevato in una famiglia omoparentale rispetto a uno che è cresciuto in una famiglia tradizionale. Sarebbe imbarazzante, meglio andare sul sicuro. La Chiesa, che è istituzione saggia e illuminata, è contraria. La gente non è ancora preparata, sarebbe come toglierle certezze da sotto il culo. Diagnosi preimpianto, ma poi non è che torna Hitler? E l’eterologa non legalizza di fatto le corna? Sillogismi da trogloditi, ma incisivi. E tuttavia ogni tanto un troglodita s’azzarda a metter naso fuori dalla sua comoda caverna di fallacie e ci prova…
«Va garantito – scrive Marco Politi (Il Fatto Quotidiano, 10.9.2014) – il diritto preminente del concepito di sapere sempre “da dove è nato”. Far dipendere questo diritto primario dal “mercato”, cioè dall’andamento della domanda e dell’offerta delle donazioni di gameti (tolto l’anonimato, si dice, diminuiscono i donatori) appare semplicemente impensabile dal punto di vista dei diritti umani». E come lo garantisci, grandissima testa di cazzo, a quel 10-15% di bambini il cui Dna paterno non appartiene a quello che la mamma ha sempre assicurato loro essere il babbo? Fai uno screening di massa e torturi tutte le mamme che abbiano concepito con un altro uomo quei poveri bambini a quali s’è negato questo diritto umano perché rilevino chi sia il vero padre biologico? 

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