In bilico tra la poesia, la musica e, perfino, la filosofia. Questa una prima sintesi di quest’album di Parisi, col titolo in francese “Et c’est Passé”, composto di 6 pagine di note e significati.Se ci si contenta di una sbrigativa visione, si direbbe che la speranza e la disillusione sono gli ‘oggetti’ che permeano tutte le canzoni, e che questo album è una sorta di raccolta di istantanee ripensate nel silenzio dello studio Alidicarta, dove Mimmo articola la sua attività di cantautore. Speranza e disillusione costituiscono un potente ossimoro che permette di guardare comunque e nonostante, al giorno che si tramuta in notte e all’alba che accende l’orizzonte: in ogni caso, è sempre successo, la luce, anche se minima, si manifesterà. Quindi un invito alla fiducia è pur presente tra le pieghe delle parole dei 6 brani. Non mancano i marchi di fabbrica di questo cantautore appartato: punti di vista originali da poesia stradaiola (“Il Grande Cielo”), profili politici (“Arrendetevi Siete Circondati” e “Qui ci Vorrebbe John Wayne”), temi personali (“Il Dolce Tempo di Maria”) e considerazioni sul contesto sociale decadente (“Tempi Duri) che, ormai da troppo, attanaglia questa Italia che meriterebbe ben più equilibrate figure e meno, ma molto meno, biechi personaggi più interessati a fare un passaggio al Parlamento per assicurarsi il vitalizio da nababbo, che a quello che un professionista di media capacità dovrebbe saper fare di default per la socialità.
Alex Baldini, giornalista e bloggerQui il video del brano pilota dell'album: