Era da un po’ che volevo dare questa notizia. Aspettavo l’ufficialità. Ed è arrivata: Zagreb, il mio romanzo d’esordio, edito in Italia da Aisara, uscirà ad ottobre in un’edizione tedesca, cartacea e digitale, con la casa editrice Auf dem Ruffel. Nei prossimi mesi ripercorrerò le fasi della realizzazione di un libro, dall’editing alle presentazioni, in un Paese che non è l’Italia ma che non mi è estraneo, visto che in Germania ci vivo ormai da quasi quattro anni. Ecco come sono andate le cose e cosa ho imparato finora da questa nuova esperienza.
I tempi bibilici dell’editoria
Un paio di anni fa, nel 2011, anno dell’uscita di Zagreb, ho presentato il romanzo in due date tedesche. La prima alla libreria Mondolibro di Berlino. In quell’occasione ho avuto l’onore di aprire la stagione “italiana” della libreria: la presentazione di Zagreb fu la prima di una lunga serie. Ora la libreria Mondolibro è lanciata, anzi, lanciatissima, con eventi di alto livello. Non più di qualche giorno fa, per esempio, sulla stessa sedia dove io sedevo durante la presentazione di Zagreb, c’era Loredana Lipperini (bravissima e direi fondamentale la sua presentazione) a parlare della questione femminile in Italia. (a proposito: in arrivo una intervista alla Lipperini su Scrittore Computazionale)
Nello stesso periodo, era ottobre 2011, ho presentato Zagreb in una seconda data tedesca, all’Italienisches Kulturinstitut di Amburgo. In quell’occasione era presente nel pubblico una traduttrice tedesca alla ricerca di scrittori italiani da importare in Germania. Da lì si è avviata la macchine dell’editoria, che a gennaio 2013 (due anni dopo!) ha prodotto un grandissimo risultato: la proposta di pubblicazione in Germania da parte di un paio di case editrici tedesche.
Il merito va tutto ad Adrian Enslin che ha tradotto Zagreb e lo ha proposto, tra le altre, alla mia futura casa editrice tedesca.
Vivere la traduzione da vicino
Una grande opportunità che mi si presenta è quella di osservare il processo di traduzione da vicino. Ormai sono quasi quattro anni che vivo in Germania e il mio tedesco comincia a funzionare. Uno dei più grandi risultati che ho raggiunto e di cui sono molto orgoglioso è quello di aver letto autori immensi come Kafka, Brecht e Goethe nella loro meravigliosa lingua. Quando ho ricevuto le prime bozze di traduzione di Zagreb, rileggere il mio stesso romanzo in un’altra lingua è stata un’esperienza eccezionale, a volte alienante. Leggevo e riconoscevo la mia stessa scrittura eppure la mia scrittura era diversa, come fosse una cara amica di cui si sono perse le tracce.
Un altro aspetto che credo interessante è che Adriana Enslin, la traduttrice, mi sta coinvolgendo nel processo di traduzione di parole o interi passi che si prestano a diverse interpretazioni. E’ un gran privilegio partecipare in quanto autore alla traduzione e osservare dal di dentro come un romanzo si trasforma nel passaggio da una lingua all’altra lingua. Di questo ne parleremo in dettaglio qui su Scrittore Computazionale con un guest post di Adriana Enslin che ci illustrerà i passaggi più complessi della traduzione di Zagreb.
Uno sguardo all’editoria tedesca
L’uscita in Germania di un autore al suo primo romanzo è un passo importantassimo, una conferma del buon lavoro svolto in Italia. Oltre al successo personale, l’uscita in un Paese straniero rappresenta l’occasione di poter osservare dall’interno il mondo editoriale di quel Paese. Un piccolo assaggio è stata la partecipazione alla Leipziger Buchmesse 2013, come scrivevo in questo blog post. L’editoria tedesca poi è una delle più forti tra quelle europee: come scrivevo in questo blog post, la crisi dei lettori italiani risulta ancora più drammatica quando è paragonata al paradiso editoriale tedesco.
Non ci resta che aspettare
Mi appresto a vivere questi prossimi mesi con una certa euforia. Rivivrò l’esperienza dell’editing, della scelta della copertina, dell’uscita, delle presentazioni e dei reading, il tutto traslato in un nuovo universo, ancora sconosciuto, in cui si parla tedesco e non italiano. Appuntamento ad ottobre, allora, con un obiettivo difficilissimo da centrare: organizzare la presentazione di lancio di Zagreb alla Frankfurter Buchmesse. Non ci resta che aspettare e vedere che succede.