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E’ ufficiale: la Nazionale riparte da Conte, grazie però allo sponsor

Creato il 14 agosto 2014 da Nicola933
di Anna Ambrosio E’ ufficiale: la Nazionale riparte da Conte, grazie però allo sponsor - 14 agosto 2014

ConteDi Anna Ambrosio. E’ ufficiale: Antonio Conte sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale. L’ex allenatore bianconero, infatti, ha nelle scorse ore firmato un contratto che lo legherà alla compagine azzurra per due anni. La scelta di Conte non giunge nuova alle orecchie dei molti che fin dall’addio alla panchina della Juventus avevano ipotizzato un possibile arrivo in azzurro e quello che era dunque per molti un matrimonio annunciato alla fine si farà. La trattativa fra l’allenatore e la Figc, partita martedì mattina subito dopo l’elezione a presidente di Carlo Tavecchio, si è conclusa nelle scorse ore quando al nuovo ct sono state consegnate le chiavi di Coverciano. I tre giorni di trattativa sono serviti a Conte per sondare il terreno e soprattutto capire se la federazione fosse disposta a soddisfare alcune sue richieste. La questione più spinosa è stata quella che ha interessato l’ingaggio, in un primo momento troppo elevato per gli standard della federazione. Ma in via Allegri erano decisi, Conte deve arrivare e così, la soluzione: lo sponsor. Protagonista indiscusso, ormai, del calcio non giocato anche in questa vicenda lo sponsor ha un ruolo fondamentale, quasi determinante. Sarà la Puma, infatti, così come fa sapere in un comunicato lo stessa multinazionale tedesca, a pagare gran parte (circa 2 milioni) dello stipendio dell’allenatore , alleggerendo così le casse della Figc che sborserà in questo modo solo 1,6 milioni di euro.

La richiesta più importante però avanzata da Conte non riguarda l’ingaggio bensì il campo, ed il tempo che l’allenatore avrà a disposizione per poter lavorare con la sua squadra. “Non voglio essere solo un selezionatore” avrebbe sentenziato il nuovo ct, che avrà fra l’altro una delega di coordinatore di tutte le squadre, dalla maggiore alle giovanili, potendo così in tutta libertà organizzare stage e ritiri durante l’anno senza dover ottenere il consenso dai piani alti. La vera e propria novità riguarda inoltre la libertà che Conte avrà nei confronti dei club, i quali non potranno rifiutarsi né astenersi durante l’anno dal lasciar partire i loro tesserati per la nazionale. Insomma quella libertà che lo stesso Conte aveva negato categoricamente a Prandelli quando, nel marzo di quest’anno, in occasione del rinnovo l’ex ct azzurro aveva richiesto più autonomia. Ma i ruoli cambiano, spesso si invertono e Tavecchio è deciso a dare carta bianca ad un Conte che pur avendo cambiato panchina e posizione continua ad essere ricordato come un amante dell’odore dell’erba del campo da gioco, uno che non può far a meno di conoscere fino in fondo i suoi calciatori prima di schierarli in campo con la determinazione e la passionalità di chi vuole vincere, a costo anche di risultare “antipatico”. E’ di questo che si innamorarono a Torino, è questo che ora rimproverano al più pacato Allegri, ed è da questo che riparte una nazionale che sta ancora raccogliendo i cocci di una trasferta, quella del Mondiale, assolutamente disastrosa.


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