Il nostro ultimo intervento sull’Estate Terrasinese lo avevamo intitolato “Non è un paese per Simon Vito”, immediatamente dopo il concerto del cantante di borgata, appuntamento di punta del cartellone delle manifestazioni estive.
Quel concerto rappresentava l’altissimo prezzo che ha dovuto pagare un paese che tende ad affermarsi nel proscenio dei comuni di interesse culturale e turistico e che, invece, ha subito una brusca rallentata, rischiando di accomodarsi tra quelli definiti “dormitori” o, peggio, “di borgata”.
E’ questa la conseguenza di un cartellone estivo “modellato” per favorire amici e parenti o per “ammorbidire” qualche consigliere comunale.
Ma ieri sera ci hanno pensato i ragazzi della Pro Loco di Terrasini a cercare di salvare l’immagine di un paese, gravemente deturpata da una amministrazione incosciente e priva di scrupoli.
Ci hanno pensato con “One More Time”, manifestazione giunta alla terza edizione che è il frutto del grandissimo impegno dei ragazzi della Pro Loco di Terrasini.
Artisti di caratura nazionale, scaletta impeccabile, organizzazione perfetta (dalla promozione dell’evento alla sistemazione del pubblico). Potremmo scommettere che “One More Time” diventerà con gli anni un evento di richiamo così importante che accomunerà ad esso il nome di Terrasini.
Ma è triste, tristissimo, che, con tutto il rispetto per i ragazzi dell’associazione guidata da Massimo Zerilli, in un paese che si voglia definire turistico, sia merito della Pro Loco se Terrasini quest’anno ha avuto l’unica manifestazione di rilievo, l’unico appuntamento di spessore, l’unico evento in grado di far parlare bene di sé a riflettori spenti, l’unico spettacolo che ha dato lustro ad una programmazione sciatta, e per certi versi incomprensibile. E questa sensazione era palpabile nell’imbarazzo del sindaco e dei suoi amministratori, presenti alla serata, ringraziati dal palco per pura formalità, consapevoli della loro inettitudine, della loro incapacità di organizzare manifestazioni di attrazione di rilievo come quella organizzata dalla Pro Loco. L’imbarazzo nel dovere ammettere il loro flop dinanzi all’abilità di quei ragazzi. Quei ragazzi che hanno organizzato il tutto in nome della solidarietà, dell’impegno sociale e, soprattutto, dell’amore incondizionato verso il proprio paese.
Esattamente l’esatto opposto dell’amministrazione comunale che ha organizzato la propria estate condizionata dal favorire questo o quell’amico, questo o quel parente, questo o quel consigliere.
Non abbiamo problemi a fare nome e cognomi. Non ne abbiamo mai avuto e non ne avremo mai.
Ma basta dare un’occhiata al cartellone estivo:
Collettivo Impastato dove suona il marito dell’assessore Romeo.
Concerto del pianista Marco Giliberti, fratello dell’assessore Giliberti.
Concerto di Simon Vito, amico del consigliere Mimmo Infantolino.
Congresso sugli Ufo con Valentina Gebbia, amica dell’assessore Roberto Conigliaro.
Quest’ultimo è stato l’appuntamento più vergognoso: 6-7 persone ad ascoltare una relatrice che non è un’ufologa ma l’autrice di un romanzo dove c’entrerebbero gli UFO. E’ come se a un convegno sulla politica, anziché esperti del settore, venisse invitato l’attore che ha impersonato Andreotti in un celebre film! Ma questo è frutto della “forzatura” di inserire, obtorto collo, l’amica-conoscente nella programmazione estiva.
E che nessuno ci venga a dire che qualche appuntamento di questi non è costato nulla. Che vuol dire? In ogni caso, non si può usare l’assessorato come fosse una cosa personale, un giocattolo di cui disporre per ingordigia di visibilità e affermazione del proprio ego.
One More Time, ragazzi della Pro Loco.
Una volta ancora, continuate a lavorare per questo paese.
Contro chi tende a distruggerlo.